Home Page


           

 

24 Giugno 2012

 


Oggi è il terzo giorno, quello che chiude la nostra breve vacanza. Stasera saremo a casa e quindi lasciamo le camere preparando la borsa e sistemando il tutto sullo scooter. C’è, almeno personalmente, un pochino di tristezza, come quando tutte le cose belle finiscono…ma c’è ancora un giorno intero da assaporare….e quindi vediamo di farlo al meglio!
Colazione veloce (si fa per dire, non tanto per la nostra inerzia ma quanto perché la cuoca è in ritardo) e poi, inforcati i nostri mezzi, si parte per Urbino.
I trenta chilometri di distanza li divoriamo attraverso bellissimi paesaggi, salendo e scendendo fra le colline del Montefeltro, che danno spesso un colpo d’occhio eccezionale. Passiamo attraverso i campi quasi incolti, colorati di giallo dalle ginestre in fiore che si alternano ai campi di grano appena mietuti e ai campi di verde foraggio… è domenica mattina, è vero, ma la sensazione di tranquillità che domina le vallate ti pervade e ti senti immerso nella natura che ti circonda.
Arriviamo a Urbino, lasciati gli scooter troviamo subito Michelangelo….no, che avete capito, non il Buonarroti, ma la nostra guida, che… tra un frizzo e un lazzo (!) ci porta a conoscere la città di Raffaello e di Federico II di Montefeltro. La città mi è piaciuta moltissimo e tutto quello che ancora oggi si vede è opera degli artisti e degli architetti chiamati da Federico; Raffaello Sanzio ci metterà del suo, dal punto di vista pittorico, solo una trentina d’anni più tardi. Diciamo che Federico ha avuto… “naso”, che, in effetti, a quanto pare non gli mancava (nota personale: ci ho messo un po’ a capire chi fosse ‘sto Federico che ha fatto così tanta roba… provate a ricercarlo su google immagini così capite chi sia e quanto sia effettivamente importante il… “naso”).
Sono le 12.00, la guida con noi ha finito e la salita che porta al belvedere mette un po’ di fame e vista l’ora e il caldo, decidiamo di fermarci per mettere sotto i denti qualcosa di veloce.
Intanto si parla del programma del pomeriggio: si potrebbe ritornare al mare e, nel tardo pomeriggio, ritornare verso casa…. Ma forse, anzi…quasi sicuramente si troverà traffico: è domenica e dalla riviera romagnola a Bologna si preannunciano code…in più stasera c’è il quarto di finale degli Europei, Italia Inghilterra…mah… e se trovassimo una strada alternativa?
La guida questa mattina aveva detto che Federico voleva che Urbino potesse competere con l’altra potente città del tempo, in termini di arte e cultura e cioè Firenze… E se andassimo a verificare di persona?
Con un po’ di dispiacere per chi voleva rivedere il mare e farsi qualche oretta in spiaggia, detto fatto, cartina alla mano, navigatori “sincronizzati”, si parte, passando, non più per il mare ma per le montagne…sì, proprio così: “scollinando” per ben tre volte l’appennino!
Prima tappa: Urbino-Urbania-Sansepolcro (PG), risalendo la valle del Metauro e passando il valico di Bocca Trabaria (mt. 1049) entriamo in Umbria. Una strada a dir poco bellissima, con quasi nessun altro tranne noi e quasi fatta apposta per le moto, alternando percorsi in montagna a percorsi pianeggianti.
Seconda tappa: Sansepolcro – La Verna – Bibbiena – Poppi, attraverso il valico dello Spino (mt. 1005) si entra nel pieno della Toscana, nel Casentino, in provincia di Arezzo. Altra bellissima strada fra le montagne, anche se la parte toscana (dopo il passo) lascia un po’ a desiderare da un punto di vista di fondo stradale.
Terza tappa: Poppi – Firenze, attraverso il passo della Consuma (mt. 1050), lasciamo il Casentino per la valle dell’Arno. Diciamolo chiaro: le persone “normali” a Poppi avrebbero potuto “tagliare” per il Mugello, arrivare direttamente a Barberino e riprendere l’autostrada. Ma come si faceva a lasciare stare Firenze? (l’aveva detto Michelangelo… sempre non il Buonarroti, l’altro, quello della mattina)…e soprattutto come si faceva a fare a meno di un po’ di “shopping di abbigliamento e accessori moto”? ‘un se’ puote avrebbe detto Dante…e non si poteva quindi disobbedire!
Siamo già da quelle parti, l’importante è arrivare prima che chiuda il negozio (!!!)…e che ci importa se a quell’ora dal fresco del Casentino tutti stanno ritornando a Firenze città, creando un consistente traffico italico da domenica sera? (non tanto per l’arte, mi sa…ma molto più prosaicamente perché deve iniziare la partita…).
Ma il traffico non ci ferma, lo “sorvoliamo”….e cinque minuti prima della chiusura siamo al negozio.

Sono le 20.10…Gli acquisti sono stati fatti….ci resta “solo” da tornare a casa! Siamo a Bagno a Ripoli…ci sono solo “qualche” centinaio di km ancora da macinare. Il resto è facile da immaginare: autostrada del sole, sosta veloce in autogrill a Bologna per la benzina e voilà… a notte inoltrata il gioco è fatto.
Arrivo in cortile, guardo il contachilometri totale….1.196 km in tre giorni… di cui 578 solo oggi… non male…peccato… per quattro km non ho fatto cifra tonda!
Forse, se avessi preso qualche curva un po’ più larga fra quelle poche che abbiamo fatto, ci riuscivo….

 

Pierluigi