“Mare, mare, mare ma che voglia
di arrivare lì da te…” e la voglia questa mattina è in aumento
grazie ai nostri drivers che per arrivare alle spiagge liguri hanno
scelto di percorrere una strada “alternativa”, sicuramente bella e
poco trafficata ma che a noi zavorrine ha incrementato la voglia di
arrivare al mare.
Incontrati gli altri amici Sadvini Maury, Edo&Flora, Roby&Ketty
lungo l’autostrada, partiamo subito per Tortona dove si unisce a noi
anche Ferlo.
Usciti al casello di Ovada, imbocchiamo una strada sempre più a
curve in mezzo al verde che porta al Passo Bric Berton, ma… non
dovevamo andare al mare?
Le curve sembrano interminabili e quando arriviamo a Piancastagna
capiamo di aver “preso in castagna” gli ometti che nel frattempo si
divertono a piegare a destra e a sinistra facendo scintillare il
cavalletto.
In effetti il cartello del paese che incontriamo strada facendo la
dice lunga, Moretto, e subito mi viene da pensare “ecco qui che ora
ci daranno il contentino” appunto il moretto (dolcetto tipico
svizzero dal ripieno bianco e spumoso ricoperto di cioccolato) “e ci
porteranno in spiaggia giusto un oretta”.
Arriviamo a Sassello e una pausa caffè-amaretti (anche se in realtà
si è preso di tutto) è d’obbligo e anche “fare due conti” con i
drivers necessita.
Tutti d’accordo ripartiamo diretti per le spiagge di Varazze per
trascorrere la tanto attesa giornata di mare.
Inutile dire che in questo periodo le piccole spiagge della Liguria
sono prese d’assalto così, dopo un deludente giro di perlustrazione
ma una buona focaccia ligure gustata sulle panchine di un
giardinetto all’ombra, decidiamo di riprendere gli scooter e uscire
dal centro paese.
Ferlo, con la caviglia ancora un po’ dolorante dall’incontro
ravvicinato con il cavalletto, avuto in una delle scorse uscite,
decide di far rientro verso casa mentre noi ci spostiamo di qualche
km fuori dal centro di Varazze alla ricerca di una spiaggetta meno
affollata.
Pare un miraggio la caletta mista di sabbia e scogli proprio
all’uscita del paese, le sue acque limpide la fanno sembrare per
certi aspetti una spiaggia ……
Parcheggiati i mezzi, gli uomini si tuffano subito in acqua per un
bagno rinfrescante, le donne invece preferiscono chiacchierare a
riva con i piedi a mollo, poi viene l’ora dei giochi con l’acqua,
poi del riposo (Ivan addirittura sotto l’ombrellone visto che oggi
lo striscione ha fatto posto all’ombrellone), poi della merenda con
tanto di anguria fresca, fresca…
Cosa si può desiderare di più? L’amaro Lucano lo lascio a voi…
Solo verso le 17 decidiamo di rimetterci in sella, ma non diretti
verso l’autostrada bensì verso Varazze centro per concederci una
“vasca” nel budello pieno di negozi di ogni genere, dalle
cianfrusaglie ai preziosi, per la gioia delle zavorrine.
Nel frattempo adocchiamo qualche ristorantino e alle 19.30 siamo già
seduti intorno ad un tavolo pronti per la cena a base di pesce :
spaghetti allo scoglio e fritture miste, una delizia per il palato!
E secondo voi i golosoni potevano finire la cena senza gustarsi il
dolce? Certo che no, quattro passi e raggiungiamo la gelateria K2,
la più famosa della zona.
In effetti il gelato è buono ma personalmente ne ho mangiati di
meglio, non sarà mica che ?sti genovesi hanno le braccina corte
anche al K2?? Niente di personale, mi rifaccio solo al detto.
Soddisfatti della bella giornata trascorsa ci prepariamo per il
rientro e, quasi come se avessimo avuto la possibilità di utilizzare
il teletrasporto (velocità non rilevata), alla barriera di Milano ci
salutiamo e ci dividiamo per raggiungere le nostre dimore,
naturalmente sempre pronti per la prossima avventura!
Federica
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