Home Page


3 Luglio 2011

 

 

“Mare, mare, mare ma che voglia di arrivare lì da te…” e la voglia questa mattina è in aumento grazie ai nostri drivers che per arrivare alle spiagge liguri hanno scelto di percorrere una strada “alternativa”, sicuramente bella e poco trafficata ma che a noi zavorrine ha incrementato la voglia di arrivare al mare.
Incontrati gli altri amici Sadvini Maury, Edo&Flora, Roby&Ketty lungo l’autostrada, partiamo subito per Tortona dove si unisce a noi anche Ferlo.
Usciti al casello di Ovada, imbocchiamo una strada sempre più a curve in mezzo al verde che porta al Passo Bric Berton, ma… non dovevamo andare al mare?
Le curve sembrano interminabili e quando arriviamo a Piancastagna capiamo di aver “preso in castagna” gli ometti che nel frattempo si divertono a piegare a destra e a sinistra facendo scintillare il cavalletto.
In effetti il cartello del paese che incontriamo strada facendo la dice lunga, Moretto, e subito mi viene da pensare “ecco qui che ora ci daranno il contentino” appunto il moretto (dolcetto tipico svizzero dal ripieno bianco e spumoso ricoperto di cioccolato) “e ci porteranno in spiaggia giusto un oretta”.
Arriviamo a Sassello e una pausa caffè-amaretti (anche se in realtà si è preso di tutto) è d’obbligo e anche “fare due conti” con i drivers necessita.
Tutti d’accordo ripartiamo diretti per le spiagge di Varazze per trascorrere la tanto attesa giornata di mare.
Inutile dire che in questo periodo le piccole spiagge della Liguria sono prese d’assalto così, dopo un deludente giro di perlustrazione ma una buona focaccia ligure gustata sulle panchine di un giardinetto all’ombra, decidiamo di riprendere gli scooter e uscire dal centro paese.
Ferlo, con la caviglia ancora un po’ dolorante dall’incontro ravvicinato con il cavalletto, avuto in una delle scorse uscite, decide di far rientro verso casa mentre noi ci spostiamo di qualche km fuori dal centro di Varazze alla ricerca di una spiaggetta meno affollata.
Pare un miraggio la caletta mista di sabbia e scogli proprio all’uscita del paese, le sue acque limpide la fanno sembrare per certi aspetti una spiaggia ……
Parcheggiati i mezzi, gli uomini si tuffano subito in acqua per un bagno rinfrescante, le donne invece preferiscono chiacchierare a riva con i piedi a mollo, poi viene l’ora dei giochi con l’acqua, poi del riposo (Ivan addirittura sotto l’ombrellone visto che oggi lo striscione ha fatto posto all’ombrellone), poi della merenda con tanto di anguria fresca, fresca…
Cosa si può desiderare di più? L’amaro Lucano lo lascio a voi…
Solo verso le 17 decidiamo di rimetterci in sella, ma non diretti verso l’autostrada bensì verso Varazze centro per concederci una “vasca” nel budello pieno di negozi di ogni genere, dalle cianfrusaglie ai preziosi, per la gioia delle zavorrine.
Nel frattempo adocchiamo qualche ristorantino e alle 19.30 siamo già seduti intorno ad un tavolo pronti per la cena a base di pesce : spaghetti allo scoglio e fritture miste, una delizia per il palato!
E secondo voi i golosoni potevano finire la cena senza gustarsi il dolce? Certo che no, quattro passi e raggiungiamo la gelateria K2, la più famosa della zona.
In effetti il gelato è buono ma personalmente ne ho mangiati di meglio, non sarà mica che ?sti genovesi hanno le braccina corte anche al K2?? Niente di personale, mi rifaccio solo al detto.
Soddisfatti della bella giornata trascorsa ci prepariamo per il rientro e, quasi come se avessimo avuto la possibilità di utilizzare il teletrasporto (velocità non rilevata), alla barriera di Milano ci salutiamo e ci dividiamo per raggiungere le nostre dimore, naturalmente sempre pronti per la prossima avventura!
 

Federica

 

 

 

 

 

Le Foto