Come tutte le uscite di Scooter
Adventure, anche per il pic nic di Pasquetta, i preparativi iniziano
sempre prima in casa Staff.
Quindi parte l’idea, la scelta del posto (quest’anno suggerito da
Edo che, grazie alle sue conoscenze, ci ha permesso di avere uno
spazio attrezzato tutto riservato per noi!) si stila la lista
dell’occorrente, la scelta del menù e infine la spesa, tutto pronto,
ora incrociamo le dita per le previsioni del tempo che non
assicurano una giornata del tutto serena.
Fortunatamente al risveglio il sole fa capolino quindi provvediamo a
caricare il nostro amato Burgman di tutto l’occorrente per la
giornata: griglia, carbonella, piatti, bicchieri, posate,
tovaglioli, carta assorbente, ghirba (tranquilli vuota! E scopriremo
pure bucata!), teglie varie, insalata (con tanto di trifoglio!),
pomodori, olive, patatine, un buon ginger per l’aperitivo e
naturalmente l’immancabile plaid pronto ad ogni evenienza del dopo
pranzo! Capacità del sottosella ottima, del resto già sperimentata
durante le vacanze estive!
Non preoccupatevi la carne da grigliare è nel sottosella di un altro
scooter!
Ore 9.45 ritrovo all’autogrill dopo la barriera di Besnate, facciamo
l’appello: io e Ivan, Paolo e Roberta, Maurizio, Edo e Flora, Roby e
Ketty, Walter e Nadia, Nonno Totò e Anna, Angelo e Adele e ci
raggiungeranno poi, a griglie accese, Luciano e Vittoria.
Procediamo lungo l’autostrada, prossima tappa casello di Arona per
incontrare Il Dile che puntuale si unisce al serpentone.
Continuiamo il nostro percorso per strade urbane tra piccoli paesi
sulle colline dell’Alto Vergante, nel frattempo ci raggiunge anche
Luca CH e, tra boschi di faggi e di betulle, raggiungiamo la piccola
ma accogliente Bée.
Non molto conosciuto come paesino in sé, Bée è diventato famoso per
essere stato il primo paese in Italia ad aver allevato la prima
pecora nana, una pecora francese originaria dell'isola di Ouessant
di taglia estremamente ridotta (ancor più piccola della Capretta
Tibetana) apprezzata per la sua spiccata frugalità e rusticità oltre
che per la sua lana di ottima qualità.
Oh mie pecorelle smarrite!! Adesso che siete cascati nell’ovile,
rialzatevi, hihihi e torniamo al nostro pic nic hihihi
Dopo aver percorso un bel sentiero in mezzo al bosco, in un batter
d’occhio, le due griglie si accendono, le tavole si imbandiscono e
le zavorrine preparano un fresco aperitivo accompagnato da patatine,
olive e colorate ovette di buon augurio raccolte sotto la custodia
di mamma chioccia e accuratamente preparate da Ketty che, a fine
pranzo, dona agli Sadvini presenti! Grazie Ketty!
Ci perdiamo in chiacchiere mentre il nostro addetto alla griglia
Roberto si destreggia fra salamelle, spiedini, wurstel e tomini.
Tutti a tavola, il pranzo è servito!
Abbiamo avuto anche il piacere di scartare, anzi direi “svestire”, e
gustare delle uova sode cucinate da Flora che ha avuto la brillante
idea di far benedire dal Parroco del suo paese! Grazie Flora, che
dolce (anzi salato!) pensiero hai avuto per i tuoi amici! una
benedizione in più non fa mai male!
Naturalmente non è mancata la colomba, dolce Pasquale per
eccellenza, peccato non averlo condiviso con i nostri ganci, ovvero
il Sindaco di Bée e moglie, che sono venuti a salutarci ma che sono
anche dovuti “scappare” per altri impegni!
Però a sorpresa e soprattutto a fatica, grazie alla riservatezza e
alle precise indicazioni di Paolo, siamo stati raggiunti da Alex e
Mary che hanno gustato con noi la colomba e la compagnia del gruppo
fino a fine giornata.
Cioccolatini svizzeri, ovette di cioccolato, limoncello, grappa ai
mirtilli, e forse qualcos’altro, abbiamo potuto assaporare a fine
pranzo prima di rilassarci e di rimetterci in cammino, lungo il
sentiero dell’andata, per raggiungere le nostre due ruote e
premiarci con un buon caffè al bar.
Ormai senza più cibarie, in un battibaleno, ricarichiamo i nostri
mezzi e ci dividiamo in due gruppi per fare rientro verso casa.
Io e Ivan siamo nel gruppo guidato da Luca CH che decide di
concludere la giornata facendo il giro del Lago Maggiore passando
per Cannero fino a varcare il confine Svizzero e arrivare nei pressi
di Luino dove, sempre seguendo il nostro amico Luca, imbocchiamo una
bella e nuova (per noi Italiani) strada fra paesini e verdi paesaggi
da cartolina. Grazie Luca!
Ci salutiamo alla dogana di Ponte Tresa e, passando per la Valganna,
facciamo rientro a casa.
Con gli amici Sadvini ho trascorso proprio una allegra e spensierata
Pasquetta con i fiocchi!
Alla prossima avventura!
Federica
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