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10 luglio 2011 / 3° giorno

 

Come ho già scritto sul forum io non sono un grande amante della montagna, anche se so apprezzare tutto ciò che di buono sa offrire, ma dopo l’esperienza del Tour delle Dolomiti con gli amici di Scooter Adventure (che spero potrà ripetersi per vedere ciò che ancora non è stato visto), per il sottoscritto “Montagna” è diventato il sinonimo di “Dolomiti”.
Ho infatti apprezzato moltissimo il clima disteso e tranquillo che si respira da quelle parti, così come ho apprezzato la buona cucina del territorio e la cordialità della gente di questi luoghi, ma soprattutto ho apprezzato le strade dolomitiche che sembrano disegnate per la gioia di come noi ci si avventura sulle due ruote (anche i ciclisti sembrano apprezzarle molto), non è certo la prima volta che affronto in moto strade di montagna ma per la prima volta mi sono gustano in pieno il piacere di guida della moto, che pur essendo in tutti e tre i giorni a pieno carico e con passeggero, mi ha regalato grandi soddisfazioni.
Certo qui le strade con le loro curve ed i loro tornanti sono state ben progettate e sono in un ottimo stato di manutenzione e la moto sembra seguirle alla perfezione facendo (quasi) tutto da sola, forse chi ha progettato queste strade ha sapientemente pensato di lasciare spazio a chi guida per godersi i panorami fantastici che qui non mancano certo ed infatti l’uscita da ogni curva riserva sempre una nuova sorpresa, forse per questo le Dolomiti sono inimitabili.
Oggi purtroppo è il giorno in cui bisogna pensare a fare ritorno verso casa e di solito ciò costituisce elemento di dispiacere ma il giro fatto ieri toccando i principali passi dolomitici mi ha dato talmente tanta soddisfazione che riesco solo a pensare a quanto è stato fantastico.
In ogni caso bisogna ripartire e dopo aver fatto una pantagruelica colazione ed aver caricato moto e scooter, abbandonata l’idea di visitare il caseificio dove viene prodotto il “Puzzone di Moena”, consultiamo brevemente le cartine per definire una piccola variante al percorso che ci riporterà a casa, decidiamo così una deviazione che ci consentirà di apprezzare il panorama della “Marmolada”, quindi: Passo S. Pellegrino 1918 m s.l.m., Falcade, Passo Valles 2032 m s.l.m. per poi tornare sull’itinerario originale Passo Rolle 1984 m s.l.m. dove ammiriamo le splendide pale di S. Martino e poi S. Martino di Castrozza.
In questa ultima località approfittiamo dei numerosi negozi aperti per l’acquisto ancora di qualche souvenir, dopo la sosta ripartiamo e di lì a poco lungo la strada ci lasceranno Jek & July per far ritorno ad Udine.
Giungiamo all’ora di pranzo al Passo Brocon 1616 m s.l.m. e ne approfittiamo per fare il pieno … ai nostri stomaci e nel frattempo qualcuno riesce anche a fare una visita ad una malga per assaggiare i formaggi locali.
Quando ripartiamo anche Luca si separa dal gruppo, Lui che ha la fortuna di avere 10 settimane di ferie, proseguirà nel giro sulle dolomiti e ne approfitterà per visitare Brunico ed altre località prima di rientrare in Svizzera.
Scendendo da quest’ultimo passo qualcuno si attarda per colpa di qualche auto e il gruppo si divide in due per ritrovarsi a Levico Terme dove ci si rinfresca con bibite e gelati vista la temperatura veramente estiva.
Ci rimettiamo in sella e decidiamo di evitare il più possibile l’autostrada che sicuramente sarà molto trafficata ed allora seguendo un po’ i navigatori ed un po’ istinto e senso d’orientamento percorriamo qualche valle della bresciana senza lasciarci quindi mancare curve e tornati, percorrendo tratti di strada molto piacevoli immersi nel verde. Ah! Dimenticavo lungo le valli bresciane la strada di ritorno di Ferlo e consorte si è separata dalla nostra.
Entriamo in autostrada ad “Ospitaletto” se non sbaglio, io mi attardo per aver dimenticato di posizionare il telepass ma poi raggiungo gli altri ad un’area di servizio, fatto rifornimento e soddisfatta ogni altra necessità si parte per l’ultima tappa che ci riporterà a casa.
Aggiungiamo un’altra pagina al libro dei ricordi delle belle avventure vissute con gli amici di Scooter Adventure e non vediamo l’ora di scrivere la prossima.
 

Alessandro