La sveglia suona, il bacio del
buon giorno schiocca, i minuti sono contati ma rimango sotto le
coperte ancora un po’ per godermi il momento del risveglio fino a
che sento Ivan trafficare in cucina, così decido di alzarmi dal
letto.
La colazione è già pronta e, visto che non è cosa di tutti i giorni,
mi è difficile rinunciarci.
Ora siamo in ritardo sulla tabella di marcia, Ivan avvisa Roberto di
non aspettarci e partire, nel frattempo noi cerchiamo di recuperare
tempo, tutto sistemato o quasi (meglio chiudere un occhio!), in
sella, via.
E’ una bella giornata, la voglia di arrivare al mare spinge Ivan ad
accelerare giusto “quel tantino” per arrivare in orario al punto di
ritrovo, addirittura prima di Roberto.
Oggi siamo in 11, tanti hanno sentito “il richiamo della foresta” e
con foresta intendo il trittico viaggio-gruppo-mare ma vi chiederete
“cosa c’entra la foresta?” bèh in realtà niente, ma concorderete con
me che suona bene!
Partiamo, apri colonna Roberto e Ketty.
Con andatura da “girovagando in scooter” (scopriamo dovuta al
serbatoio in riserva!) arriviamo fino all’autogrill di Bettole Novi
Ligure dove ci attendono Dario e Silvia (11+2=13) e ci concediamo
una degna colazione anzi, per qualcuno, una seconda degna colazione.
Ora, dopo aver fatto rifornimento di benzina e zuccheri, l’andatura
riprende più sostenuta fino all’uscita del casello di Busalla.
Brutti ricordi mi tornano in mente (BUS-ALLA giacca, gamba, mano e
chi più ne ha ne metta!) ma la voglia di arrivare al mare è più
forte e i brutti pensieri lasciano spazio a quelli belli.
L’itinerario continua lungo la via dell’Ardesia, facciamo una prima
tappa a Casella per avere informazioni più precise rispetto a quelle
ottenute via internet ma rimaniamo delusi dall’ignoranza (di chi
ignora, non conosce) di una bella ragazza dell’ufficio del turismo
che sa bene, non tanto fornire informazioni turistiche, quanto
mettere in mostra i suoi dotati polmoni. Complimenti alla signora
che sicuramente ne avrà già ricevuti tanti ma soprattutto a colui
che l’ha assunta!
Non ci resta che rimetterci in viaggio con il nostro bagaglio
“informatico”, che tra l’altro è sempre stato all’altezza della
situazione.
L’aria è fresca e il sole è nascosto dietro le nuvole quando
cominciamo la salita e le curve verso il Passo della Scoffera.
Questo grigiore non ci permette di godere del paesaggio verdeggiante
tutto intorno anzi, ad ogni curva, spero di veder apparire il mare e
quando meno te lo aspetti…
Baciati dal sole arriviamo a Camogli, con qualche difficoltà
parcheggiamo e ci incamminiamo nel budello dove facciamo subito
rifornimento di tipiche focacce liguri.
Sondata la spiaggia dall’alto, individuiamo e ne occupiamo subito
una fetta, poi ci concediamo un bagno rigenerante in mare.
Arriva anche l’ora del pranzo, delle chiacchiere fra amici sotto i
caldi raggi del sole o per chi preferisce all’ombra, poi ancora
bagni,”proibiti” giochi con la palla gonfiabile di Anna (non pensate
subito male, questa volta è davvero un semplice pallone da gioco!),
insomma tanto relax e per ultimo doccia fresca!
Eccoci tutti belli e pronti per tornare sulla passeggiata e gustarci
un gelato, una granita o un frullato e ammirare le bellezze di
Camogli dai negozi, al forte, dal porticciolo colmo di colorate
barchette di pescatori, al faro: incantevole e romantica Camogli!
Purtroppo arriva anche l’ora di rientrare verso casa, contenti della
spensierata e rilassante giornata in compagnia, rimontiamo in sella
ai nostri mezzi e ci prepariamo per affrontare il traffico
autostradale, prezzo da pagare per quest’ultima giornata di mare
prima dell’autunno che, mi auguro, ci riserverà altre avventure
insieme.
Federica
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