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11 Settembre 2011

 

 

La sveglia suona, il bacio del buon giorno schiocca, i minuti sono contati ma rimango sotto le coperte ancora un po’ per godermi il momento del risveglio fino a che sento Ivan trafficare in cucina, così decido di alzarmi dal letto.
La colazione è già pronta e, visto che non è cosa di tutti i giorni, mi è difficile rinunciarci.
Ora siamo in ritardo sulla tabella di marcia, Ivan avvisa Roberto di non aspettarci e partire, nel frattempo noi cerchiamo di recuperare tempo, tutto sistemato o quasi (meglio chiudere un occhio!), in sella, via.
E’ una bella giornata, la voglia di arrivare al mare spinge Ivan ad accelerare giusto “quel tantino” per arrivare in orario al punto di ritrovo, addirittura prima di Roberto.
Oggi siamo in 11, tanti hanno sentito “il richiamo della foresta” e con foresta intendo il trittico viaggio-gruppo-mare ma vi chiederete “cosa c’entra la foresta?” bèh in realtà niente, ma concorderete con me che suona bene!
Partiamo, apri colonna Roberto e Ketty. Con andatura da “girovagando in scooter” (scopriamo dovuta al serbatoio in riserva!) arriviamo fino all’autogrill di Bettole Novi Ligure dove ci attendono Dario e Silvia (11+2=13) e ci concediamo una degna colazione anzi, per qualcuno, una seconda degna colazione.
Ora, dopo aver fatto rifornimento di benzina e zuccheri, l’andatura riprende più sostenuta fino all’uscita del casello di Busalla. Brutti ricordi mi tornano in mente (BUS-ALLA giacca, gamba, mano e chi più ne ha ne metta!) ma la voglia di arrivare al mare è più forte e i brutti pensieri lasciano spazio a quelli belli.
L’itinerario continua lungo la via dell’Ardesia, facciamo una prima tappa a Casella per avere informazioni più precise rispetto a quelle ottenute via internet ma rimaniamo delusi dall’ignoranza (di chi ignora, non conosce) di una bella ragazza dell’ufficio del turismo che sa bene, non tanto fornire informazioni turistiche, quanto mettere in mostra i suoi dotati polmoni. Complimenti alla signora che sicuramente ne avrà già ricevuti tanti ma soprattutto a colui che l’ha assunta!
Non ci resta che rimetterci in viaggio con il nostro bagaglio “informatico”, che tra l’altro è sempre stato all’altezza della situazione.
L’aria è fresca e il sole è nascosto dietro le nuvole quando cominciamo la salita e le curve verso il Passo della Scoffera. Questo grigiore non ci permette di godere del paesaggio verdeggiante tutto intorno anzi, ad ogni curva, spero di veder apparire il mare e quando meno te lo aspetti…
Baciati dal sole arriviamo a Camogli, con qualche difficoltà parcheggiamo e ci incamminiamo nel budello dove facciamo subito rifornimento di tipiche focacce liguri.
Sondata la spiaggia dall’alto, individuiamo e ne occupiamo subito una fetta, poi ci concediamo un bagno rigenerante in mare.
Arriva anche l’ora del pranzo, delle chiacchiere fra amici sotto i caldi raggi del sole o per chi preferisce all’ombra, poi ancora bagni,”proibiti” giochi con la palla gonfiabile di Anna (non pensate subito male, questa volta è davvero un semplice pallone da gioco!), insomma tanto relax e per ultimo doccia fresca!
Eccoci tutti belli e pronti per tornare sulla passeggiata e gustarci un gelato, una granita o un frullato e ammirare le bellezze di Camogli dai negozi, al forte, dal porticciolo colmo di colorate barchette di pescatori, al faro: incantevole e romantica Camogli!
Purtroppo arriva anche l’ora di rientrare verso casa, contenti della spensierata e rilassante giornata in compagnia, rimontiamo in sella ai nostri mezzi e ci prepariamo per affrontare il traffico autostradale, prezzo da pagare per quest’ultima giornata di mare prima dell’autunno che, mi auguro, ci riserverà altre avventure insieme.

Federica
 



 

 

 

 

 

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