3 giugno 2011 / 2° giorno
Svegli alle sette! Ci aspetta
una giornata alquanto intensa e, visto le dimensioni dell’ascensore
(l’opposto della stanza), stiviamo tutto il nostro bagaglio ci
abbracciamo stretti stretti e scendiamo nel garage due piani sotto
terra. Alle 8.30 espletate tutte le formalità siamo
pronti per la giornata ma ahimè manca la colazione….
Strada facendo troviamo una boulangerie che fa al caso nostro
suffcientemente grande a contenerci.
Purtroppo in Francia non si fa colazione con cappuccio e brioches ma
troviamo comuque dei deliziosi croissant che ci soddisfano.
Intanto le zavorrine confabulano tra loro e i driver non ci fanno
caso.
A qualc’una vien voglia di fragole con cioccolata, l’altra vuole le
albicocche, c’è chi preferische i fichi d’india e chi vuol il
cocomero… e il miele… naturalmente non può mancare il peperoncino a
corroborare la giornata - il tutto annaffiato da un bel boccale di
birra. Ma ecco che arriva il cobra che non è un serpente……..
Vabbè proseguiamo che qui non se ne viene a capo.
L’itineriario si snoda attraverso dei paesini incantevoli su e giù
per le colline e vigneti a perdita d’occhio; verde, verde e ancora
verde.
Abbandoniamo i vigneti solo per salire a circa 800 metri sui Vogsi
per visitare il campo di concentramento (l’unico in Francia)
Natzweiler-Struthof. Non ci sono parole per descrivere quello che si
prova visitando un campo di concentramento. Riaffiorano tutti i
ricordi dei libri che abbiamo letto e i film che abbiamo visto
sull’argomento.
Non
ci sono paragoni. A distanza di giorni riaffiorano immaggini come
occhi pieni di sofferenza che non riusciremo mai a dimenticare.
Un po’ mesti ci rimettiamo in cammino direzione Obernai sulla strada
dei vini per un pranzo frugale e la visita della cittadina.
Il sole ci accompagna ci sono ca. 30° C e abbiamo bisogno di un po’
di refrigerio. Troviamo posteggio per i nostri mezzi, ci
incamminiamo verso il centro e troviamo un posticino ove poter
mettere qualcosa sotto i denti.
Tutte queste piccole cittadine hanno dei bellissimi negozi di
artigianato
locale che attirano le zavorrine e resta difficile doverseli
lasciare alla spalle per proseguire.
Ma prima di ripartire troviamo una pasticceria con torte davvero
invitanti.
Quanto tempo è passato dall’ultima volta che ho mangiato una
crostata al rabarbaro? Crepi la dieta e mangiamoci la torta.
Decidiamo di dare un occhiata al castello Haut-Koenigsbourg a
Orschwiller che sovrasta la strada dei vini e dalla sua altura (750
m) domina la pianura alsaziana.
Arrivati in cima ci godiamo un’attimo il panorama ma decidiamo di
ripartire subito. Ci sono troppi turisti preferiamo il silenzio ed
il verde delle colline. I paesini che sembrano usciti dal libro
delle favole e le cicogne che vediamo sui tetti delle torri o nei
campi.
La prossima meta è la Linea Maginot a Marckolsheim un complesso con
opere militari
che
rappresenta le protezione dei confini franco-tedesco. Purtroppo è
tardi per la visita al museo casamatta ma ci consoliamo presto; nei
pressi troviamo un ciliegio e ci delziamo con i suoi frutti
succulenti.
E’ ora di ripartire direzione Staufen dove pernottermo i prossimi
giorni.
Trovato il Gasthaus zum Loewen ognuno è diretto nella propria stanza
; ci ritrovimo per l’ora di cena.
Arriviamo alla spicciolata. Fortunatamente ci è stata riservata una
saletta molto accogliente solo per noi.
Ma, vi ricordate che il cobra non è un serpente, le fragole con la
cioccolata ecc. ecc.???
E’ arrivato il momento della sorpresa.
Ogni
driver trova al proprio posto una busta (della famosa boulangerie
procurata la mattina) e cosa pensate si celi in quel sacchettino
tanto innocuo?
Ma dei bei BOXER (o mutandoni che dir si voglia) coloratissimi con
fragole al cioccolato, albicocche, cocomeri, fichi d’india api e
miele, peperoncino, un bel boccale di birra e naturalmente il cobra:
omaggio dalle dolci zavorrine.
Detto fatto bisognava provare se fossero della misura giusta……… ma
il resto ve lo racconteremo alla prossima puntata.
Anna
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