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8-9-10 Ottobre 2010

 

 


8 Ottobre 2010

Il giorno della partenza per questo agognato week-end è finalmente arrivato.
Decidiamo di partire un po’ presto per evitare il traffico delle tangenziali milanesi e così Walter e Nadia alle 6,30 sono già sotto casa, pronti per la partenza.
Alle 7 ci troviamo ad Agrate con Salvatore e Anna, anche loro puntualissimi e dopo un meritato caffè ci avviamo verso la Val di Non.
Possiamo ‘prenderla’ con tutto comodo in quanto l’appuntamento con gli altri amici di Sadv è alle 11 all’uscita di San Michele.
Arriviamo un po’ in anticipo e ne approfittiamo per un’altra pausa colazione.
Un po’ alla volta arrivano tutti (o quasi) e partiamo alla volta del Centro Melinda per la visita programmata.
Veniamo accolti da Francesca che poi ci guiderà nella visita allo stabilimento.
Nel frattempo visitiamo il negozio Melinda cercando di ritardare un po’ la visita in modo tale da permettere a Ivan e Fede e Flora e Edo di raggiungerci per tempo.
La visita al centro produttivo e conservativo l’ho trovata molto interessante e mi ha fatto ricredere su certe mie convinzioni relative alla grande industria.
Quando dovrò acquistare delle mele certamente cercherò quelle marcate Melinda.
Molto brava e preparata anche la nostra guida Francesca la quale ci ha edotto anche sulle varie qualità di mele e su come vengono gestiti i consorzi dei meleti.
Terminata la visita, dopo un assaggio dei prodotti offerti da Melinda, ci spostiamo verso l’albergo.
Alle 13 siamo pronti a sederci a tavola e nel frattempo sono arrivati anche Alex e Mary e Paolo e Roberta.
Ormai il gruppo è al completo e tutti insieme pranziamo con quel ‘poco’ che ci viene proposto.
(il buon giorno si vede dal mattino)
Ma non vedo l’ora di cambiarmi per iniziare il Gran Tour nel Centro Benessere !
I centri benessere sono anche luoghi di relax e di silenzio, ma 18 Sadvini tutti insieme……la vedo dura !
Il Centro è molto accogliente e cerchiamo di rispettare l’atmosfera di relax che si respira (in altre parole di far poco casino)
Praticamente abbiamo passato tutto il pomeriggio tra laconium, saune, bagni di calore, docce aromatiche, vasche idromassaggio, piscina e trattamenti speciali.
Devo dire che ci siamo comportati bene fino a quando tutti i maschietti non si sono fiondati nella vasca idromassaggio posta all’esterno.
Trovarsi in questa vasca con l’acqua molto calda, all’aperto e con la temperatura dell’aria non proprio calda è stato molto piacevole ,ma il nostro gioire e il nostro giocare con l’acqua ci ha fatto prendere un cartellino giallo; la nostra ‘felicità’ si sentiva anche all’interno del Centro.
Alle 16,30 abbiamo interrotto i trattamenti del centro benessere per una merenda molto ‘soft’ a base di torte e tisane; non credevo che sauna e bagno turco mettessero così appetito.
Dopo la merenda ci siamo rituffati in piscina per una nuotata digestiva, alternata da saune e docce aromatiche.
Ormai è ora di cena e quando dobbiamo sederci a tavola….siamo sempre tutti pronti.
La cena, preceduta da un aperitivo con antipasto a buffet, è stata veramente ottima e curata sotto ogni aspetto.
Accompagnati da un ottimo Muller Thurgau, abbiamo potuto gustare i vari piatti proposti.
Tra questi ha spiccato una tagliata di manzo con costole a vista (squisita e tenerissima) servita ai tavoli anche in un modo molto scenografico.
Praticamente è stato cucinato un unico enorme pezzo di carne (per tutti gli ospiti del ristorante) e successivamente tagliato e servito ai tavoli (le foto chiariranno di più la mia esposizione).

Per il dopo cena era stata organizzata dagli albergatori una fiaccolata nel bosco, ma il tempo incerto e la nostra stanchezza ci ha fatto desistere e così la maggior parte di noi ha aspettato l’ora per coricarsi con qualche gioco di società e qualche partita a calcio-balilla…grande sfida !
A domani.

Roberto


9 ottobre 2010
 

SABATO MATTINA, siamo in vacanza e la sveglia suona così presto …… accidenti …. Ma perché? ….. dopo i primi stiracchiamenti comincio a realizzare … siamo in Trentino ….. siamo al “Pineta” …… ed io e Paolo abbiamo deciso: finalmente si va a funghi!!!!!! ….. allora non mi resta che saltare giù dal letto.
… mi lavo .. mi vesto in tutta fretta, sono preoccupato: ma Paolo si sarà svegliato?? ….. accipicchia sembra che il vocabolo “funghi” eserciti su di lui effetti insperati e mentre mi sto infilando la felpa mi arrivano ben due messaggi da parte sua: …. Sono già sveglio …… sono sceso a fare colazione…… non mi resta quindi che raggiungerlo, colazione, tappa all’ufficio postale per il versamento del permesso, scarponi, piantina della zona dei laghi e pronti via per la nostra “fungavventura”.
Decidiamo di imboccare il primo sentiero a destra dove un piccolo cartello indica “LAGHI”.
Il primo contatto con il bosco fa ben sperare, ci sono parecchi funghi anche se di razza sconosciuta, qualcuno in particolare ci colpisce per le grandi dimensioni e per la cappella rivestita da un morbido vellutino marrone, lo esaminiamo e decidiamo che non fa per noi e proseguiamo nel bosco….. cerchiamo di orientarci consultando nuovamente la cartina e seguendo alcuni sentieri già tracciati.
Ad un certo punto Paolo giusto per non smentire la sua fama si “accomoda” sotto un fitto cespuglio ed allora proseguo da solo cercando di non allontanarmi troppo, proprio in questo frangente scovo una famigliola di ammannite di diverse dimensioni, il rosso della loro cappella risalta molto tra i colori del bosco, sono così belle ma anche così velenose, Paolo mi raggiunge tutto compiaciuto: “dove ci sono le ammannite ci sono i porcini”.
Riprendiamo il cammino ed il livello di attenzione aumenta, passo dopo passo giungiamo in vista dei laghi, la nostra cartina e le indicazioni ricevute ci consigliano di portarci sulla sponda opposta del lago per riprendere la ricerca… però chiedo a Paolo un po’ di tregua ….. ci sono delle belle panchine riposiamo un attimo ……
… da lì a poco riprendiamo il cammino e poco dopo esserci riaddentrati nel bosco sentiamo alcune voci che ci incuriosiscono, tre magnifiche ragazze stanno percorrendo un sentiero che incrocia con il nostro, sono sorridenti, solari e scherzano tra di loro, ci distraiamo un attimo e poi notiamo che i loro cestini sono quasi pieni di bellissimi porcini … io e Paolo siamo increduli non crediamo ai nostri occhi ….. le ragazze si fanno incontro e dopo essersi presentate ci riempiono di sorrisi e ci indicano volontariamente dove andare a raccogliere i porcini, a malincuore io e Paolo ci rincamminiamo in direzione opposta alla loro ma da lì a poco ecco comparire i primi porcini, belli e profumati, ne cogliamo parecchi ma ad un tratto ecco un altro incontro inaspettato, risalendo una rivetta ci troviamo di fronte un magnifico cervo maschio, un animale dal portamento regale che prima ci fissa con i suoi occhini neri e poi scappa via …. peccato dice Paolo pensa come sarebbe stato bene in compagnia di …. funghi e polenta ….
… però quante emozioni, che giornata fortunata e quante cose da raccontare ai nostri amici di Sadv che si sono “accontentati” di una passeggiata al santuario di S. Romedio … Ad un certo punto mi accorgo di avere perso di vista Paolo … dove sarà … sento però che lui mi chiama, prima da lontano e poi sempre più da vicino, ma dov’è? … Ale ….. Ale … ma ti sei addormentato? … addormentato …. ma allora le fatine del bosco ….. i porcini …… il cervo ……. Troppo comoda quella panchina in riva al lago!!!!
Purtroppo la scarpinata che seguirà si dimostrerà tanto faticosa quanto infruttifera dei porcini neanche l’ombra, riguadagnamo la zona dei laghi e ci consoliamo con un buon caffé … e con la visione dei coloratissimi pappagalli, dello scoiattolino, delle gru coronate e di altri animali esotici custoditi presso il bar, poi riprendiamo la via del rientro.
 

Alessandro

Siamo ritornati al Pineta, stanchi, un po’ delusi ma soddisfatti della bella passeggiata, purtroppo per Voi cari amici di Sadv per gustare un buon risotto con i funghi dovrete attendere fino al 2011, la risottata anche per Voi per quest’anno resta solo un ….. SOGNO…….
 

Paolo
 

 


Sveglia presto sabato mattina, buonissima colazione, e subito dopo via diretti in un piccolo locale della grande cucina del PINETA, dove ci attendeva il giovane cuoco Mattia per insegnarci a preparare i canederli.
In effetti eravamo un pochino stretti in quella piccola cucina o forse eravamo noi in tanti, eravamo cosi' vicini-vicini...
Bene, il cuoco aveva gia' preparato alcuni contenitori con gli ingredienti già tagliati e pronti da usare, tipo pane raffermo spezzettato, speck e altro, ma davanti a noi Mattia ha dato il meglio esibendosi con un gran bel coltellaccio da cucina, mostrandoci quanto era abile a tagliuzzare pane e tutto quello che gli capitava tra le mani!
Pian piano un ingrediente dopo l'altro, bene amalgamati tra di loro, i canederli iniziavano a prendere forma, beh come sapete la forma dei canderli e' rotonda, proprio come le palline.....e via via una pallina dopo l'altra, in un batter baleno una montagna di palle erano pronte!!!! mai viste tante palle cosi' una di fianco all'altra !!!!! ahahah
Dopo aver esaudito qualsiasi nostra richiesta, il cuoco Mattia ha chiesto se qualcuno di noi voleva provare a farli, e qualche Sadvino, con la supervisione di Mattia, si e' dilettato a preparare i canederli, insomma dopo circa un oretta in cucina.....le palle sono aumentate , grazie al contributo di SADV !!!!!
Prontamente come ci avevano detto, i nostri canederli ci sono stati serviti a pranzo in un brodo di carne bollente, ma se devo essere sincera, li ho gustati di piu' alla cena della serata in asciutto con un bel sughetto di speck e mele....mmmmhhhhh buonissimi cosi', forse perche' a me il brodo non piace, comunque questioni di gusti, ma io li preferisco in asciutto !!!! Da brava cuoca quale sono adesso vi do' la ricetta...

INGREDIENTI per 6 persone:
1KG di pane raffermo, mezzo litro di latte, 1 etto di pancetta o speck o coppa, 1 etto di formaggio stagionato grattiggiato, 2 uova, burro,aglio, prezzemolo,cipolla,salvia,noce moscata, sale e pepe, 2 litri di brodo di carne, qualche cucchiaio di farina bianca!

TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA
un ora e mezza , piu' tempo per l'ammollo

PREPARAZIONE
Tagliate il pane raffermo a dadi e metterli in ammollo nel latte tiepido in una scodella capiente per qualche ora, sbriciolate la pancetta o speck, tagliate il prezzemolo fresco assieme a qualche spicchio di aglio, spolverate il pane in ammollo nella scodella, con questi ingredienti e mescolate, rompete le uova, salate, mettete un pizzico di noce moscata e pepe, il formaggio grattuggiato, amalgamate il tutto con le mani, regolando la consistenza del prodotto con un poco di latte, fino ad ottenere un impasto morbido, elastico, compatto. Sempre con le mani, staccate dei pezzi, arrotolateli con i
palmi, fino ad avere delle palle abbastanza grosse come un albicocca, infarinate e ..sono pronti per cuocere!
I canederli vanno cotti in acqua salata bollente, a fuoco lento, la cottura dipende dalla grossezza dei canederli, di solito non piu' di un quarto d'ora, scolarli delicatamente.
Si possono servire sia con un brodo di carne, oppure con burro e salvia!!

ok ragazzi prova del cuoco per la ROSSA....... SUPERATA !!!!! ahaha …e come dice una famosa signorina ...COTTO E MANGIATO !!!!!

Un saluto a tutti da Roberta




Ed eccoci qui tutti pronti per la passeggiata al Santuario di San Romedio giusto per smaltire le calorie accumulate durante l’ottima cena, l’abbondante colazione e, soltanto con lo sguardo, il corso di cucina di questa mattina.
Per me questo è ormai il terzo anno consecutivo che mi reco “in pellegrinaggio” a questo particolare Santuario ed è sempre emozionante per me ritornarci, come se fosse la prima volta; non so se mi stancherò mai di andarci!
Il cielo non promette niente di buono ma, secondo le previsioni locali, pioverà solo nel pomeriggio quindi decidiamo di incamminarci lungo il sentiero nel bosco adiacente al resort.
Le chiacchiere e le risate del gruppo riecheggiano per tutto il bosco che sembra risvegliarsi al nostro passaggio: la rugiada scivola sulle foglie e sulle piccole, molteplici ragnatele a filo d’erba, funghi di ogni genere fanno capolino tra le foglie secche (chissà se Alex e Paolo stanno raccogliendo qualche buon fungo!), le lumachine sono già in cammino sul terriccio bagnato… che bella la natura in autunno, che colori!
Durante il tragitto, incontriamo la coppia di ragazzi che abbiamo conosciuto durante le nostre silenziose sedute di bagno turco, si uniscono a noi per questa escursione mattutina.
Saltando da un discorso all’altro e da una foto all’altra, come per incanto, fra gli alberi, si apre davanti a noi uno spettacolo per gli occhi e per l’anima: il santuario di San Romedio.
Si tratta di un ardito complesso architettonico, uno dei più caratteristici non solo del Trentino ma anche d’Europa, formato da ben cinque chiesette sovrapposte in altezza, edificate in epoche diverse, collegate tra loro da una ripida scalinata.
La visita al suo interno è d’obbligo: subito dopo l’arco all’ingresso incontriamo la chiesetta dell’Addolorata, la più recente, costruita in ringraziamento per la pace dopo la Grande Guerra del 1915-1918, poi la chiesetta di San Giorgio del 1487, successivamente la chiesetta di San Michele del 1514, poi la chiesetta maggiore di San Romedio eretta nel 1536 e infine la Chiesa Antica, quella costruita per prima e dove sono conservate le reliquie del Santo.
Salendo la ripida scala non si può che rimanere affascinati nel vedere la devozione per il Santo, le pareti sono colme di ex voto, alcuni di grande pregio e valore, a testimonianza dell’affermarsi del culto del santo, invocato in occasione di calamità, disgrazie, incidenti, malattie e pericoli (scampati) di vario genere.
Una preghiera viene spontanea e, dopo una visita al negozietto di souvenir (a quanto pare anche nel bosco non manca!) ci rimettiamo in cammino per rientrare all’hotel.
Il sentiero ora è in salita ma non per questo i discorsi fra gli Sadvini mancano, magari diminuisce l’intensità ma sempre allegramente si scherza e si arriva alla meta: l’hotel e… il pranzo!
Il pasto fortunatamente è a buffet così possiamo scegliere cosa, ma soprattutto, quanto mangiare, nessuno però rinuncia ai canederli fatti da alcuni Sadvini durante il corso di cucina di questa mattina! Buonissimi, bravi!
Per rilassarci dall’intensa mattinata, il gruppo si ritrova nel centro benessere per chiudere gli occhi e allontanare tutto: lavoro, traffico, inquinamento, stress… Un desiderio di molti, visti i ritmi sempre più veloci e le esigenze sempre più pressanti della società moderna, un desiderio che per noi Sadvini si è trasformato in realtà!
Così godiamo di aromaterapia, musicoterapica e di tutti gli altri trattamenti offerti dalla struttura che sfruttiamo fino all’orario di chiusura.
Questa sera ci aspetta una cena tipica della Val di Non quindi, tutti puntuali, alle 20.30 ci sediamo a tavola per farci coccolare dalle delizie cucinate dallo chef accompagnate da ottimi vini del territorio. Ottima cena.
La serata continua con le caldarroste e con il gioco della tombola organizzati direttamente dall’hotel che, per la nostra gioia, ha messo in palio premi eno-gastronomici tipici della zona. Qualche fortunato fra gli Sadvini c’è… tombola!

Terminato di giocare, mentre le donne si dedicano alle chiacchere in rosa, i maschietti danno inizio a una sfida a calcetto, per poi ritrovarci tutti sui divanetti del bar: siamo tutti un pò stanchi, qualcuno però è più "sveglio" degli altri hihihihi

Buona notte e mele d’oro a tutti…

Federica



10 ottobre 2010

…..Dopo una abbondante colazione e dopo aver lasciato a malincuore le camere, eccoci pronti per la raccolta delle mele. Il gruppo parte, si avvia verso il frutteto, una camminata in discesa di km. 1,5 con un panorama da mozzafiato, i filari di meli come tanti soldatini ne avvolgono la vallata e il lago di Cles ne chiude l’abbraccio.
Da lontano si intravede il gazebo di Nicola e i primi arrivati stanno già raccogliendo le mele. Cerchiamo il melo di SADV adottato lo scorso anno e notiamo che ha prodotto bene….e prima di “cattarne” i frutti, riempiamo le nostre cassette cogliendo qua e la’ lungo i filari. Intanto sotto al gazebo ci attendono Nicola e Livio per una merenda coi fiocchi a base di pane e mortandela, speck, trentingrana, succo di mela , teroldego… ma anche acqua!
Il tempo scorre velocemente, Nicola si presta gentilmente per scattare qualche foto al gruppo e Livio, dopo aver caricato il camioncino con tutto il nostro raccolto, fa anche il carico degli sfigati e impediti che non fanno ritorno a piedi, bensi’ con il mezzo (3 a 4 per le zavorrine), i più allenati invece tornano a piedi. Saldato il conto e caricato le auto, prendiamo la strada del ritorno facendo una breve sosta alla Melinda per le ultime compere e poi verso il Castello di Thun per un’interessante visita.
Un castello dove principi e dame accolgono i visitatori lungo il viale e immagini d’altri tempi ci accompagnano nelle stanze. Quadri, stufe giganti, monili e preziosi mobili d’epoca dettano legge e ci fanno rivivere la quotidianità di allora. Scendiamo poi nella cantina dove proiettano un simpatico filmatino sulla ipotetica storia del castello e in seguito nella ”sala delle guardie” dove ci propongono un altro filmato ma questa volta sulla vera storia della costruzione del castello.
E’ giunta l’ora, ci incamminiamo verso il piazzale dove attendiamo la navetta che ci riporterà al parcheggio.
Ogni volta è una bellissima esperienza, 3 giorni molto intensi tra relax, cibo e cultura, attimi vissuti intensamente in compagnia e senza pensare allo stress della vita quotidiana! Si cerca sempre di accontentare tutti, con la speranza che tutti lo siano stati……diamo appuntamento a “COGLI LA TERZA MELA”………!!!!!!!!

Flora&Edo
 

 

 

 

 

Le Foto