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1 giugno 2010

..... suona la sveglia...... accidenti è già ora di alzarsi ... stra-accidenti oggi è il primo giugno e dobbiamo ripartire dalla Costiera Amalfitana per cominciare a fare ritorno verso casa ...... dobbiamo finire di preparare i bagagli, caricare le moto ........ questi sono i primi pensieri che si affacciano alla finestra di questa nuova giornata, pensieri ancora un po’ confusi che per essere messi a fuoco hanno bisogno di una decisa azione per scacciare da fisico e mente i postumi dei “bagordi” della serata precedente snodatasi in una gustosa gimcana eno-gastronomica tra pizza al limone, scialatielli ai frutti di mare, scialatielli alla Dedalo (ah.... chissà ancora per quanto tempo me li sognerò....?), capienti brocche di falanghina fresco e frizzante al punto giusto ........
Occorre quindi uno sforzo da veri sadvini per scrollarsi via tale fardello ...detto .... fatto ... veniamo però subito premiati spalancando la finestra (per la verità comode taparelle a comando elettrico) apprezziamo subito che il cattivo tempo che è stato nostro compagno per tutta la giornata precedente ha finalmente deciso di abbandonarci lasciandoci godere il panorama di uno splendido mare azzurro nel quale si specchia un oramai inatteso caldo e luminoso sole ..... che spettacolo!!!
Dopo le abluzioni mattutine, chiuse le cerniere delle borse da caricare in moto ci concediamo tutti insieme una favolosa ed abbondante colazione ai bordi della piscina del bellissimo hotel che ci ha ospitato per tre notti il REGGINNA PALACE HOTEL!!! e non possiamo fare a meno di accarezzare ciascuno il proprio progetto per .... cercare di rimanere qui e non ripartire vista la meravigliosa giornata!!!!
Decidiamo quindi di partire alla volta di RAVELLO una perla incastonata sulla sommità della costiera calata a picco sul mare che oggi appare proprio in tutta la sua bellezza ed impossibile da raggiungere come da programma nella giornata di ieri in quanto minacciosi nuvoloni neri l’ammantavano proprio come il guscio chiuso di un’ostrica.
Non ci sono parole per descrivere il panorama che ci appare dalla terrazza affacciata sul mare, dove ci intratteniamo per scattare una lunga serie di fotografie coinvolgendo anche più di un passante.
Il paesino è veramente splendido ed il duomo che capeggia sulla piazza principale ha al suo interno un meraviglioso pulpito sul quale primeggia una fiera aquila, certo è un peccato non avere il tempo per potersi fermare più a lungo e magari poter visitare la meravigliosa villa Rufolo... ma il tempo passa in fretta e dobbiamo ripartire.
Per riguadagnare l’autostrada dobbiamo passare dal valico di Chiunzi, la strada si inerpica con una lunga serie di curve sul costone roccioso, curve però dolci e godibilissime che ci conducono ad un punto panoramico dal quale possiamo scorgere l’agglomerato della città di NAPOLI con l’omonimo golfo ed il Vesuvio a fare da sfondo.... ripartiamo..... prossima meta prefissata Sperlonga....
Ah ... già dimenticavo poco prima di imboccare l’autostrada Roberta la Rossa immedesimandosi nella parte di un coraggioso pompiere (non fosse altro per l’analogia con il colore rosso dei loro automezzi), si getta tra le fiamme .... di un foglio di giornale che appoggiatosi per il vento ai roventi scarichi della mia poderosa aveva giustamente preso fuoco .... grazie mia eroica coscritta!!!!
Abbandonata l’autostrada facciamo una breve sosta per riempire i serbatoi delle nostre due ruote .... ma faticheremo un po’ per trovare un luogo adatto a rifocillare i nostri serbatoi, ma la nostra pazienza verrà ripagata, dopo un primo tentativo andato a vuoto ci fermiamo subito dopo la splendida Gaeta, ci ospiterà una splendida terrazza sul mare dove vengono servite buonissime e giganti mozzarelle di bufala accompagnate da pomodori sapientemente affettati, olive e stuzzicanti carciofi... una sosta così era d’obbligo ... vero Maurizio!!!!
Abbiamo una manciata di minuti per rilassarci e da lì a poco raggiungeremo Sperlonga.
La cittadina ci appare subito nel suo splendore, il centro storico realizzato sopra uno sperone roccioso è un intreccio di vicoli e piazzette sui quali si affacciano le finestre, i balconi ed i terrazzini delle abitazioni quasi a sembrare un enorme alveare.
Appena giunti nella piazza principale compare una bionda vigilessa che all’istante e con tono perentorio ci invita a parcheggiare le nostre due ruote in maniera ordinata negli appositi stalli.
La visita che segue ci introduce nel dedalo di viuzze di cui dicevo prima, viuzze che si intersecano via via su più livelli che consentono l’accesso alla varie abitazioni.
Siamo stanchi e quindi rinunciamo a proseguire nella visita, ci portiamo in una delle piazzette principali dove ci godiamo lo splendido panorama dell’insenatura sottostante e dove assaporiamo un freschissimo gelato; riposiamo un po’ e qualcuno provandosi un gigantesco cappello di paglia fà le prove per diventare lo spaventapasseri a guardia del mio orto.
E’ ora di ripartire, risaliamo in sella e puntiamo verso la meta che ci ospiterà per la serata, l’Agriturismo “La Caldana” in quel di Manziana, località distante pochi chilometri dal Lago di Bracciano.
Lungo il trasferimento ci lasciamo tentare da una visita a Capo Circeo, dove dopo qualche difficoltà viabilistica giungiamo in prossimità del bianchissimo ed altissimo faro della Marina Militare.
Pronti via, si riparte e finalmente giungiamo all’Agriturismo, dopo aver preso possesso delle rispettive camere ed esserci rinfrescati scendiamo nella sala da pranzo dove troviamo alcuni amici di vecchia data, che essendo di Roma hanno colto l’occasione per venire ad incontrarci, si tratta di Gustavo con la consorte Marilena e di Gianni e la moglie Tina.
Inutile dire che questa visita ci ha fatto un immenso piacere e la serata trascorre in allegria, ricordando tempi passati e facendo programmi per quelli futuri..... dimenticavo: che buona l’amatriciana qualcuno ha fatto bis e tris.......
Salutiamo i nostri amici e con una certa dose di stanchezza raggiungiamo le nostre camere per il meritato riposo, ma .... anche questa sera non si riesce a stare tranquilli..... insomma a Maiori il suonatore di mandolino che tutte le sere faceva la serenata alle nostre zavorrine..... hipp, hipp, urrà per le nostre zavorrine che si sono macinate con noi più i 2.000 km, e questa sera a sorpresa si rivede l’uomo mascherato che questa volta appare in candida livrea e sfilandosi il suo perizoma leopardato sfoggia i suoi Donatelliani attributi!!!!! che serata!!!!!!!!
Io cerco di darmi da fare per allontanarlo, ma ...... Roberto cosa ci fai nel mio letto??????? Forza tutti a nanna!!!

Alessandro