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2 Maggio
Nonostante la nottata, il risveglio è pur sempre mattutino, Clod
munito questa volta di un mega padellone, inizia a dare la sveglia.
Credo che con quel tipo di suoneria nessuno riesca a rimanere a
letto....colazione...e poi via!
Oggi la destinazione sono i colli Esini, attraverso questi luoghi
selvaggi, puntellati di piccoli borghi, si snoda questo itinerario
premontano, che privilegia la natura e lo scorrere lungo i crinali e
i dolci rilievi che regalano belle curve da pennellare giocando col
gas, all'interno della quale si trovano il parco regionale naturale
Gola della Rossa e Frasassi, che a sua volta ospita le omonime
grotte e il Monte San Vicino.
Le strade sono uno spettacolo, su e giù, curve e controcurve,
attraversando Cupramontana, Mergo, Serra S. Quirico fino ad arrivare
a Frasassi.
Arrivati a Frasassi, il gruppo si divide, chi le grotte non le aveva
ancora viste, prende il biglietto ed inizia la visita, gli altri
nell’attesa prendono le moto e fanno un giro per i paesi vicini.
Alex rimarrà lì seduto in un bar all’ombra con il suo gambone
ingessato ad attendere tutti.
La visita delle grotte dura parecchio e più del previsto, abbiamo
appuntamento alle 12,00 a Matelica per la visita all’enoteca
comunale e visto che ma sono già le 12,00 passate e ci vogliono più
di 40 minuti per arrivarci, riesco telefonicamente a corrompere la
responsabile, riuscendo a posticipare alle 13,00 l’appuntamento,
facendoci tenere la cantina aperta solo per noi.
Arrivati a Matelica, (paesino costruito sopra uno sperone che domina
un'ansa dell'Esino e che conserva la struttura medievale e
rinascimentale, ma soprattutto famoso per il Verdicchio DOC), e
rintracciata l’enoteca, ci addentriamo per la visita e le
degustazioni dei vari vini abbinati ai formaggi ed ai salumi. Un
ringraziamento particolare va alla graziosa responsabile che oltre
ad averci aspettato, ci ha fatto trovare una tavola imbandita di
prelibatezze locali. In quell’occasione abbiamo messo a dura prova
la capacità di carico della macchina di Marinella, riempiendola di
cassette di vino che un po’ tutti abbiamo acquistato.
Ripartiamo poi imboccando la strada "ad elevato tasso
motociclistico" che indica il Monte San Vicino passando per Braccano
dove abbiamo modo di dare un veloce sguardo ai suoi Murales. Da lì
comincia la vera pacchia: la strada è stretta, non sempre con un
fondo perfetto, ma è davvero raro incrociare qualcuno e quindi ci si
può divertire sulle curve e sui tornanti che portano a raggiungere
la sommità del Monte San Vicino, la cima più alta di questa vasta
area. La discesa verso Cingoli avviene lungo una bellissima strada
panoramica che tocca prima lo splendido villaggio di Pian dell'Elmo,
di connotazione alpina a 1.000 metri di altitudine, per giungere poi
ad Apiro. La strada regala una prima spettacolare vista sul Lago di
Cingoli, bacino artificiale di recentissima formazione per arrivare
finalmente a Cingoli “balcone d'Italia” posto a 631 metri di
altitudine a cavallo tra i fiumi Potenza e Musone in splendida
posizione panoramica. Una passeggiata fra i vicoli è di rigore, ci
soffermiamo anche in un’antica macelleria dove non possiamo fare a
meno di acquistate un po’ di ciauscolo.
Lasceremo Cingoli in direzione del nostro agriturismo lungo il
tratto più spettacolare della statale 502 che si snoda serpeggiante
tra colline di vigneti e vasti campi coltivati a erba. Si viaggia
sempre sul crinale e questo, a volte, distrae dalla guida, tanto si
vorrebbe catturare con lo sguardo l'orizzonte: a destra si scorge il
mare, a sinistra i rilievi più alti sono lì a dominare sul paesaggio
assopito.
Ma come al solito siamo in ritardo, dobbiamo velocemente cambiarci e
ripartire per Staffolo, dove abbiamo in programma una cena a
sorpresa.
Strada facendo inizia a gocciolare, ma nessuno si scoraggia e,
arrivati in extremis in quel piccolo borgo, un signore che ci
aspetta in piazza, ci indica dove parcheggiare i mezzi e ci conduce
in una stretta via. Arriviamo di fronte ad una porta con inciso il
nome Tufo&Argilla, beh il nome è tutto un programma, ma gli amici di
Scooter Adventure lo scopriranno poi entrando! Si apre la porta e si
presenta Carlo, un mio carissimo amico, ci accoglie e ci fa entrare
in questo locale completamente buio illuminato solo da una fila di
candele posizionate sul pavimento.
Sempre al buio e seguendo la luce delle fiamme, Carlo ci accompagna
in una stretta e ripida scala che porta giù nel sottosuolo, poi di
colpo la luce e ci si accorge di essere in una grotta sotterranea di
Tufo e Argilla, sapientemente arredata con classe e con una piccola
tavola ricca di formaggi, ciauscolo e caraffe di verdicchio fresco e
frizzante. Tutti rimangono sbalorditi ed entusiasti della sorpresa,
la festa ha inizio e le caraffe si svuotano come fosse acqua
minerale. Terminato l’aperitivo si ritorna al piano terra, dove ci
sono dei tavolini apparecchiati ed una tavola piena di antipasti a
buffet!
Ma non è finita qui! Dopo il buffet, Carlo ci accompagna per le vie
del piccolo borgo e ci fa entrare in un ex convento e, sorpresa, la
porta in fondo al corridoio sbuca in una sala ristorante, con un
tavolo riservato per noi per concludere in maniera eccellente la
serata!
Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente Carlo che ci ha
fatto vivere una serata da favola!
La serata non finisce qui però, ripresi i mezzi sotto qualche goccia
di pioggia ritorniamo in villa radunandoci in salotto per un caffè,
dove qualche zavorrina ha avuto l’onore di essere servita da un sexy
cameriere.....
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