La giornata prometteva bene, il sole che splendeva fra le montagne e
l'allegra compagnia riunita nel piazzale del Pian dei Resinelli, si
preparava ad affrontare con gli zaini in spalla, l'impervio sentiero
innevato.
Arriviamo al rifugio Carlo Porta,per la gioia di Flora e Ketty, una
tenerona e affettuosa cagnolina di Pitt-Bull ci attendeva
all'entrata. Entriamo nel rifugio, caldo e accogliente, notiamo i
due camini accesi e il caratteristico profumo di legna sul fuoco che
emanava sentori di bosco; alla reception ci assegnano le camere,
sono molto belle,caratteristiche di un tipico rifugio montano con
travi a vista e caminetto in ogni stanza. Subito stravolgiamo le
stanze fra spostamenti di reti, traslochiamo i letti dei ragazzi
tutti in una camera e quelli delle ragazze tutti in un'altra vicino
alla nostra (perchè nel rifugio classificato con cinque stelle nella
categoria "rifugi di alta quota"c'erano altri ospiti) così erano più
tranquille, sapendo che si faceva a turno la guardia alle camerate.
Dopo tutto questo bailame decidiamo per una passeggiata sù per i
monti, arrivati in prossimità di una radura, qualcuno del gruppo fa
notare che poco distante da noi ,dei cervi si avvicinavano alle case
alla ricerca di cibo. Da questo incontro emozionante e inaspettato
che nessuno si immaginava così vicini alle abitazioni, dal giumbotto
magico di IVAN, spunta un telo di plastica che si trasforma in uno
slittino, dai vari tentativi di discesa dei maschietti ,si creava
una pista per le ragazze, che con coraggio, trainate da una muta di
Asky, si lanciavano verso valle incappando in un fuori pista
mozzafiato( che bello ritornare bambini); stanchi per la passeggiata
e le discese con lo slittino, si decide di rientrare nel caldo
rifugio.
Doccia calda e rilassante, poi giù tutti al bar per un'aperitivo,
preparato dal barman molto attento e pronto ad ogni nostra richiesta
su patatine e bis di aperitivo fatto davvero bene e veramente
ottimo. Arriva l'ora di cena, chi mascherato da topolino-chi da
porcellino-da Arlecchino e varie maschere di cui una particolare
vestito da grolla-uno da bottiglia di grappa-uno da caraffa di vino
ci accomodiamo in sala da pranzo (ma alla sera non si chiama "sala
da cena"???!!!mah) Il cuoco ci ricorda il menu , accettiamo tutti i
pizzoccheri che a prima vista promettono bene, ma sotto i denti
superano di gran lunga la frase"-M....A MA QUANTO C...O SONO
BUONI!!! "NE MANGEREI ALTRI DUE PIATTI PERCHE' NON HO ANCORA SENTITO
IL SAPORE E HO DIMENTICATO LA PRIMA FORCHETTATA"-Arrivano i secondi
fra carne-bistecche-affettati misti-polenta-formaggi-il tutto
annaffiato con del rosso e del bianco che forse a questa quota e
temperatura và giù che è un piacere del palato e lo stomaco
ringrazia per il buon mangiare ;è il momento del
dolce.......buonissimo, segue la grolla e il cuoco fatica a tenere
il ritmo di come scoliamo questo preparato che noi allunghiamo con
la grappa gentilmente offerta e trasportata da valle con fatica al
rifugio da Roberto, ma alla fine della mangiata e bevuta, il ricordo
per il peso di questo nettare è svanito. Stremati della giornata e
dalla serata trascorsa allegramente si decide di fiondarci a letto.
Tutti con il pigiamino, anche se non serviva, per il caldo
all'interno del rifugio; sembrava di ritornare alle gite scolastiche
dove i ragazzi prima di dormire invadevano le camere delle ragazze
poi tutti nel proprio letto. Mentre nella stanza delle ragazze un
silenzio apparente, a volte interrotto da "qualcuna" che russava
nelle orecchie della Flora, nella camera dei ragazzi iniziava la
guerra tra router e tubi di scarico con valvole aperte- squadre di
boscaioli al lavoro con il turno di notte.
Dopo una nottata di scambi di opinioni e discussioni da ogni
apertura, arriva mattina; il tempo volgeva la brutto, dopo la
colazione abbondante con torte preparate in casa dalla cuoca,
l'allegra e assonnata compagnia decideva di rientrare a casa per
dedicarsi a qualche ora di sonno e relax.
CIAO A TUTTI GLI AMICI DEL "CARNEVALE AL RIFUGIO". ABBIAMO TRASCORSO
DELLE ORE IN ALLEGRIA E IN AMICIZIA, ALLE PROSSIME PER LA PASSIONE
DELLE DUE RUOTE E IL BELLO DI STARE ASSIEME.
CLAUDIO E MAURA
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