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28 Febbraio - 1 marzo 2009

 

 

 

La giornata prometteva bene, il sole che splendeva fra le montagne e l'allegra compagnia riunita nel piazzale del Pian dei Resinelli, si preparava ad affrontare con gli zaini in spalla, l'impervio sentiero innevato.

Arriviamo al rifugio Carlo Porta,per la gioia di Flora e Ketty, una tenerona e affettuosa cagnolina di Pitt-Bull ci attendeva all'entrata. Entriamo nel rifugio, caldo e accogliente, notiamo i due camini accesi e il caratteristico profumo di legna sul fuoco che emanava sentori di bosco; alla reception ci assegnano le camere, sono molto belle,caratteristiche di un tipico rifugio montano con travi a vista e caminetto in ogni stanza. Subito stravolgiamo le stanze fra spostamenti di reti, traslochiamo i letti dei ragazzi tutti in una camera e quelli delle ragazze tutti in un'altra vicino alla nostra (perchè nel rifugio classificato con cinque stelle nella categoria "rifugi di alta quota"c'erano altri ospiti) così erano più tranquille, sapendo che si faceva a turno la guardia alle camerate.
Dopo tutto questo bailame decidiamo per una passeggiata sù per i monti, arrivati in prossimità di una radura, qualcuno del gruppo fa notare che poco distante da noi ,dei cervi si avvicinavano alle case alla ricerca di cibo. Da questo incontro emozionante e inaspettato che nessuno si immaginava così vicini alle abitazioni, dal giumbotto magico di IVAN, spunta un telo di plastica che si trasforma in uno slittino, dai vari tentativi di discesa dei maschietti ,si creava una pista per le ragazze, che con coraggio, trainate da una muta di Asky, si lanciavano verso valle incappando in un fuori pista mozzafiato( che bello ritornare bambini); stanchi per la passeggiata e le discese con lo slittino, si decide di rientrare nel caldo rifugio.
Doccia calda e rilassante, poi giù tutti al bar per un'aperitivo, preparato dal barman molto attento e pronto ad ogni nostra richiesta su patatine e bis di aperitivo fatto davvero bene e veramente ottimo. Arriva l'ora di cena, chi mascherato da topolino-chi da porcellino-da Arlecchino e varie maschere di cui una particolare vestito da grolla-uno da bottiglia di grappa-uno da caraffa di vino ci accomodiamo in sala da pranzo (ma alla sera non si chiama "sala da cena"???!!!mah) Il cuoco ci ricorda il menu , accettiamo tutti i pizzoccheri che a prima vista promettono bene, ma sotto i denti superano di gran lunga la frase"-M....A MA QUANTO C...O SONO BUONI!!! "NE MANGEREI ALTRI DUE PIATTI PERCHE' NON HO ANCORA SENTITO IL SAPORE E HO DIMENTICATO LA PRIMA FORCHETTATA"-Arrivano i secondi fra carne-bistecche-affettati misti-polenta-formaggi-il tutto annaffiato con del rosso e del bianco che forse a questa quota e temperatura và giù che è un piacere del palato e lo stomaco ringrazia per il buon mangiare ;è il momento del dolce.......buonissimo, segue la grolla e il cuoco fatica a tenere il ritmo di come scoliamo questo preparato che noi allunghiamo con la grappa gentilmente offerta e trasportata da valle con fatica al rifugio da Roberto, ma alla fine della mangiata e bevuta, il ricordo per il peso di questo nettare è svanito. Stremati della giornata e dalla serata trascorsa allegramente si decide di fiondarci a letto. Tutti con il pigiamino, anche se non serviva, per il caldo all'interno del rifugio; sembrava di ritornare alle gite scolastiche dove i ragazzi prima di dormire invadevano le camere delle ragazze poi tutti nel proprio letto. Mentre nella stanza delle ragazze un silenzio apparente, a volte interrotto da "qualcuna" che russava nelle orecchie della Flora, nella camera dei ragazzi iniziava la guerra tra router e tubi di scarico con valvole aperte- squadre di boscaioli al lavoro con il turno di notte.

Dopo una nottata di scambi di opinioni e discussioni da ogni apertura, arriva mattina; il tempo volgeva la brutto, dopo la colazione abbondante con torte preparate in casa dalla cuoca, l'allegra e assonnata compagnia decideva di rientrare a casa per dedicarsi a qualche ora di sonno e relax.


CIAO A TUTTI GLI AMICI DEL "CARNEVALE AL RIFUGIO". ABBIAMO TRASCORSO DELLE ORE IN ALLEGRIA E IN AMICIZIA, ALLE PROSSIME PER LA PASSIONE DELLE DUE RUOTE E IL BELLO DI STARE ASSIEME.
 

CLAUDIO E MAURA

 

 

 

 

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