Questa volta inizio il
resoconto diversamente, spiegandovi come è nato il weekend
nell'Appennino, così avrete modo di capire il perché di
questa nostra scelta.
Tutto è iniziato quando, riuniti per la stesura dei
programmi 2008, è saltata fuori l'idea di tornare a Pavullo
nel Frignano per una seratina DOC nell'agriturismo in cui
abbiamo pernottato lo scorso anno mentre andavamo in
Toscana.
La semplicità della location, la disponibilità e la
cordialità dei gestori e l'abbondante menu genuino, ci
avevano colpito così tanto che era proprio il caso di
tornarci per fare il bis.
Detto fatto, ed è finito nel programma, solo che tutta
quella strada per trascorrere una bella serata era un po’
troppa, così gli abbiamo costruito attorno un itinerario che
ci avrebbe fatto apprezzare sia il viaggio di andata, che
quello di ritorno.
Nessuno di noi dello staff si sarebbe aspettato una così
simile affluenza, e quando abbiamo raccolto le adesioni
siamo rimasti spiazzati completamente: adesioni per 34
persone, posti letto ufficiali 20/22 al max.
Oltretutto la preoccupazione maggiore era proprio la
semplicità della struttura e forse non tutti avevano ben
capito di cosa si trattava, in pratica di una semplice
fattoria!
Walter, il responsabile che si occupa della ricerca e dei
contatti con le location, ha iniziato a contattare la
famiglia che gestisce l'agriturismo per trovare una
soluzione che avesse potuto accogliere più persone
possibili.
Inevitabilmente qualcuno ha dovuto rinunciare, ma siamo
riusciti a sistemare il tutto arrivando ad una capienza di
28 posti letto.
Si avvicina il giorno della partenza, le previsioni
peggiorano di ora in ora, l'ultimo bollettino di venerdì
prevede acqua per tutto il weekend, anzi diluvi universali,
ma la forza e la voglia di partire è talmente tanta che
quasi tutti non demordono e ci ritroviamo tutti belli
carichi all'autogrill di San Zenone appena dopo Melegnano,
ci arriviamo senza una goccia d'acqua ed il cielo pare
aprirsi lasciando passare qualche raggio di sole.
Fatta la conta ed indossati in pantaloni antiacqua per
precauzione, partiamo, ma arrivati a Fiorenzuola, un muro
d'acqua ci costringe a fermarci per indossare tutto il
completo antipioggia.
Lo scroscio d'acqua, durerà solo qualche minuto, nel
frattempo usciamo a Fidenza e facciamo sosta per attendere
l'arrivo di Jek & Giuly e Luciano & Vittoria ma, a sorpresa,
Jek & Giuly sono già lì ad attenderci. Tutti un po’ straniti
ci chiediamo come avessero fatto ad arrivare prima di noi
visto che partivano da Udine....il mistero è subito svelato,
i furbacchioni ne hanno approfittato per partire il venerdì
pomeriggio e pernottare una notte al nostro agriturismo.
Arrivano anche Luciano & Vittoria, partiti più tardi, così
il serpentone prende il via diretto a Fornovo di Taro per
vie statali/provinciali. Il tempo sembra reggere, arriviamo
a Fornovo e svoltiamo subito per la SS62, la mitica strada
del passo della Cisa, come per incanto mentre saliamo il
cielo inizia ad aprirsi ed a tappezzarsi di macchie azzurre
che contrastano con i nuvoloni bianco/neri (ogni riferimento
calcistico è puramente casuale) e finalmente appare anche il
sole.
Sostiamo a Berceto, per fare un attimo di pausa e
riprenderci da tutte quelle curve, sono tutti su di giri
perché, nonostante le temperature abbastanza rigide, la
vista del cielo azzurro fa tirare un sospiro di sollievo. Di
nuovo in sella ci prepariamo ad affrontare il passo con
l'idea di arrivare in cima e fare una sosta foto e caffè, ma
aimè, ad 1 km dal passo ci addentriamo in una fitta coltre
di nubi che ci da l'impressione di essere in pieno novembre,
si alza anche un po’ di vento ed inizia a piovigginare ed
arrivati al passo, la visibilità è 0, la nebbia, l'acqua e
le foglie soffiate dal vento danno l'idea di essere in un
altro mondo rispetto a pochi km indietro.
Senza smontare dai mezzi, facciamo una veloce foto e via....
l'incubo dura poco, circa
2 km perché, usciti dalle nuvole, riappare il cielo azzurro
e noi velocemente e con un po’ di fame ci dirigiamo a
Pontremoli dove faremo sosta pranzo in una pizzeria/focacceria
e giro pedonale per la città per sgranchirci un po’ le
gambe.
Il tempo corre veloce e noi abbiamo ancora molta strada da
fare, quindi tutti a fare benzina e via in direzione Aulla
dove poi devieremo a sinistra per la Garfagnana.
La Garfagnana...e chi se la ricordava così??? Una strada che
ha messo a dura prova la resistenza dei piloti,
una curva dopo l'altra per km e km, dove non si trova un
rettilineo più lungo di 500 mt, ma ne vale la pena perché è
comunque una zona unica, ricca di vegetazione, di storia e
di paesini caratteristici.
Via via arriviamo nei pressi di Castelnuovo di Garfagnana,
anche qui sosta per attendere qualche amico rimasto indietro
e pausa caffè-bibite, poi svoltiamo di nuovo verso sinistra
e prendiamo la strada per il passo delle Radici arrivando a
quota 1529 mt.
Sono ormai le 17,30 e ci
sono 10,5 gradi, il cielo è di nuovo grigio ed il vento
ricomincia a farsi sentire, il tempo di fare un paio di foto
di gruppo e subito riprendiamo i mezzi perché ricomincia a
gocciolare, anche qui dopo un paio di km è tutto finito e di
nuovo qualche macchia azzurra ogni tanto riappare.
Sono le 18,30, arriviamo in agriturismo, ed io già mi
immagino le facce di quando vedranno il posto, in effetti,
anche io e Fede ci mettiamo un attimo a riprenderci
dall'impatto iniziale.
Parcheggio lo scooter ed, ad uno ad uno, arrivano, togliendo
il casco, me li guardo tutti, le loro facce parlano da sole.
Non lo dice nessuno, ma tutti lo pensano: “ma dove ci avete
portato?”
Effettivamente abbiamo parcheggiato sul retro vicino alla
stalla dove correvano galline ovunque.... per primo mi
faccio avanti rassicurandoli che è tutto normale,
dicendogli, “ve lo avevamo detto che era una fattoria”, ma
nessuno osa dire niente, l’imbarazzo dura poco, il tempo di
sistemare i mezzi e prendere la stradina che su per la
collina ci porterà alle nostre camere.
La vista della bella
struttura ridona il sorriso e la parola ai nostri compagni.
Quindi assegnazione delle camere, doccia e ci prepariamo per
tornare giù alla sala ristorante per cenare.
Nel frattempo arrivano Ale & Mary che, a sorpresa di tutti,
hanno deciso di partecipare anche loro.
L’assegnazione dei posti letto è tutto un programma, al di
là delle coppie, tutti i componenti dello staff e qualche
amico dormiranno insieme, quindi una camerata di 6 uomini ed
una di 5 donne, vi lascio immaginare....
Ci raggiungono anche Antonella e Marco, di ritorno dalle
loro vacanze all'isola d'Elba, un po’ infreddoliti per aver
fatto il passo dell'Abetone alle 19,30, gli lasciamo giusto
giusto il tempo di farsi una doccia veloce per riscaldarsi,
mentre noi muniti di torce ci incamminiamo per il sentiero
che conduce al ristorante.
Ad attenderci in sala ci sono anche Dario & Silvia, Fabrizio
& Elisa, giunti li in macchina.
Siamo al completo ed inizia la grande serata.
La cena scorre via via tra una caraffa di rosso e l'altra,
sino ad arrivare al dolce e quando qualcuno ha iniziato a
chiedere se ci fosse stata la nutella da spalmare sulle
tigelle, e la signora ci ha portato delle scodelline colme
della deliziosa crema, si è aperta una battaglia che non vi
dico....
Voi direte, va beh ora finisce tutto e si va a dormire, ma
no, non allora conoscete le serate di SADV ! In poco tempo
montiamo il pc con tanto di casse ed amplificatore per dare
il via al dopocena con il Karaoke. Il tasso alcolico di
tutti è abbastanza elevato e vi lascio immaginare cosa possa
essere successo. Non solo,ma a sorpresa si abbassano le luci
ed appare l'uomo mascherato con un abbigliamento leggermente
rivisto dall'ultima apparizione durante la notte al Giro dei
Passi Mitici.
Questa volta ha tralasciato le infradito per un paio di
stivaletti gialli con un tutu bianco, beh l'abbinamento non
era dei migliori, ma tutto sommato....ma poi chi sarà mai
quest’uomo misterioso?
Le sorprese non finiscono, dopo lui arriva una prorompente
bionda con un davanzale da urlo, credo sia stata una taglia
10 o 12, con un rossetto indelebile che ha lasciato il segno
a tutti i maschietti. E' la volta poi di una bimba nel
seggiolone che piangeva piangeva e nessuno capiva il perché,
ne hanno provate di tutte, pure con la nutella, ma lei
continuava a piangere, fino a quando qualcuno le ha messo
davanti una bella bottiglia di spumante e come per incanto
ha smesso scolandosene mezza...hai capito come cresce bene
la pupa.....non ci sono più i bambini di una volta.
E tardi ed è ora di
andare a nanna. Riprese in mano le torce ritorniamo nelle
nostre camere attraverso il sentiero buio e in salita.
La serata non finisce qui, ma il racconto sì perché tutto
quello che è avvenuto nelle ore successive, è top secret e
rimarrà nei ricordi di chi c'era..
Il mattino seguente, ci svegliamo alla buonora delle 9,30,
il cielo ancora una volta ci sorride con uno splendido sole
che fa capolino fra le nuvole.
Prepariamo le borse e con le facce ancora un po' sconvolte
dalla serata, scendiamo a fare colazione.
Un briefing prima di rimettersi in sella, un saluto a
gestori dell'agriturismo e via giù in paese a fare
rifornimento di carburante.
Le nuvole viaggiano molto velocemente e così anche oggi
avremo una giornata un poco incerta, ma asciutta.
Per le dolci colline ci dirigiamo alla pietra di Bismantova,
una sosta per le classiche fotografie
e riprendiamo i mezzi per
dirigerci a Votigno, un piccolo borgo molto particolare nei
pressi di Canossa.
La strada per arrivarci è molto carina, il borgo è immerso
in una verde vallata dispersa nel più assoluto silenzio.
Arriviamo con i nostri
rombanti mezzi fino all'ingresso principale e velocemente li
spegniamo per non rompere quella strana atmosfera, siamo in
un luogo di culto tibetano, denominato La Casa del Tibet.
La visita lascia incantati molti di noi, verrebbe voglia
togliersi il giubbotto e lasciarsi prendere da questa magica
e rilassante atmosfera per tutto il giorno, fra l'altro c'è
anche un monaco tibetano che si sta preparando per una
funzione, mi sarebbe proprio piaciuto assistere, ma è tardi,
sono le 14,30, non abbiamo ancora mangiato ed al castello di
Canossa ci attendono Ale & Mary. Salutiamo Jek & Giuly
perché loro partiranno direttamente per Udine, quindi
rivestiti velocemente prendiamo un'altra stretta stradina
che ci porterà al castello con l'idea di fermarci lì a
pranzo, ma aimè il bar ristorante è chiuso per ferie e nelle
vicinanze non c'è nulla, così decidiamo di incamminarci
verso Modena per prendere l'autostrada e sostare al primo
autogrill per pranzare. Appena ripartiti dal castello i
navigatori ci fanno deviare per un'altra particolare strada
dove a sorpresa incrociamo un bellissimo scoiattolo con un
frutto in bocca, lui stupito per la lunga colonna di mezzi e
noi altrettanto stupiti della sua presenza, ma non è finita,
pochi metri più avanti la strada attraversa un bosco e ci
attraversa uno stambecco tutto impaurito dal rumore dei
mezzi. Uno spettacolo che abbiamo potuto apprezzare solo noi
che eravamo in testa alla colonna purtroppo, perché si è
dileguato come un fulmine.
Arriviamo a Modena, entriamo in autostrada e al primo
autogrill, tutti ne approfittano per mettere sotto i denti
qualcosa. Siamo ormai alla fine del nostro weekend e un po’
tristi ci salutiamo ripartendo ognuno per le proprie dimore.
Un altro bel ricordo indelebile nella storia di SAdv ma
soprattutto nelle nostre vite!
Ivan
Le
Fotografie
Il Video
I
commenti di alcuni partecipanti
Rossella
L'ultima ed unica volta che ho visto una piccola parte della
Toscana e' stato tantissimo tempo fa', posti fantastici,
colori stupendi, gente cordiale, aria tranquilla...
il week-en del 13 e 14 settembre 2008 mi ha riportata
indietro,ma questa volta ho visitato altri posti
accompagnata da persone che hanno reso i due giorni allegri
e rilassanti anche se accompagnati dalle nuvole di fantozzi
ed aria frizzante.
partenza e ritrovi vari, organizzati come al solito nel
miglior modo possibile, il tempo inconstante ci ha obbligati
a scafandrarci per evitare lavate improvvise, e questo il
primo giorno ci ha negato la possibilita' di sostare nei
luogi prestabiliti, ma non importa, neanche la nebbia ci ha
fermati..... a ben 1500 metri d'altezza dove abbiamo fatto
appena in tempo a fare le foto di gruppo che un'improvvisa
pioggio ci ha costretti a ripartire subito, ma, siamo
arrivati a PONTREMOLI felici e contenti con un raggio di
sole abbiamo invaso una piccola pizzeria per rifocillarci e
fare due passi prima di ripartire.
Abbiamo proseguito fino a raggiungere il luogo di ristoro
per tutti : AGRITURISMO BELVEDERE a Pavullo nel Frignano,
dopo esserci sistemati nelle nostre stanze, per le 20.30 ci
siamo ritrovati nella sala da pranzo dell'agriturismo, dove
affamati abbiamo letteralmente sbranato tutto, anche facendo
il bis (presente inclusa), il dolce piu' accattivante, cioe'
la nutella, ha fatto ingolosire tutti, svuotati ben due
barattoli.
abbiamo cantato, fatto il trenino, giocato, scherzato e riso
tantissimo, mi prendo di mira da sola......
il secondo giorno, dopo avere anche qui sbranato la
colazione, pagato il conto, organizzato la giornata,
salutato e ringraziato i signori dell'agriturismo, siamo
risaliti in groppa ai nostri scooter e ripartiti per il
rientro sostando alla Pietra di Bismantova, poi alla casa
del Tibet ed infine a Canossa.
qui ci siamo salutati con alcuni che rientravano a casa
subito, mentre tutti gli altri si sono salutati alla sosta
successiva fatta all'autogril per poi rientrare felici e
contenti alle nostre case.
saluti a tutti da FIONA......
Nadia
Non sono molto brava a
scrivere,dico soltanto che dopo le mie lunghe vacanze estive
ho passato un bellissimo week end. Le previsioni davano un
fine settimana di pioggia, ma come al solito dove andiamo
noi c’è sempre il sole…ovviamente perché NOI siamo il sole,
con la nostra allegria e simpatia.
Le strade che percorriamo sono sempre bellissime (e questo
grazie a chi trova il tempo di studiare l’itinerario); con
paesaggi stupendi e curve mozzafiato, tanto da far tremare i
piedi sulla pedana ogniqualvolta il cavalletto tocca
l’asfalto. Le nostre cene sono una più movimentata
dell’altra, anche perché ultimamente vengo a farci visita
personaggi sempre più strani. In conclusione sono torna a
casa stanca ma contenta di aver passato questi due giorni
intensi e stupendi in compagnia di persone fantastiche.
Grazie a tutti voi Sadivini.. un bacio ed un arrivederci
alla prossima avventura.
Nadia
Flora e Edo
Un’esperienza difficile da
dimenticare, due giorni intensi, pieni di grandi emozioni
con adrenalina a mille. Pioggia, nebbia e freddo non hanno
fermato il biscione che con tenacia ha attraversato valli e
strade Tosco emiliane e dopo un sabato sera movimentato da
alcuni eventi indimenticabili, la domenica è trascorsa su e
giù, qua e là verso le meraviglie che la natura sa darci e
che sappiamo cogliere solo in sella con SADV.
Flora&Edo
Robera e Paolo
E' la nostra seconda gita di due
giorni con SADV e la nostra seconda notte trascorsa fuori
con tutti gli amici Sadvini...
il ricordo di quesi due giorni sara' uguale come per i
MITICI PASSI... indementicabili i luoghi visitati tra
TOSCANA ed EMILIA ROMAGNA sia per la bellezza dei paesaggi
che scorreva sotto i nostri occhi , per il tempo che ancora
una volta e'stato dalla nostra parte ,per l'allegra
compagnia di gente affiatata.. e...ciliegina sulla torta...
per le nottate di SADV interminabili e indimenticabili per
l'allegria che le accompagna, per le risate,per le cantate
stonate,per gli scherzi che puntualmente non mancano.. e per
la grande voglia di vivere e divertirsi di questo numeroso
gruppo!!!
concludo dicendo che mi spiace che queste avventure di due
giorni siamo ormai concluse per quest'anno, ma sono certa
che la mia adorata DOLLY invece ne sara' FELICE !!!
Roberta&Paolo
Roby e Ketty
Questa avventura è stata un po’ una
sfida a Giove Pluvio.
Ma dico,non è possibile che con tutte le belle giornate che
ci sono state fino a ieri,proprio questo week-end le
previsioni meteo siano pessime !
No,non è giusto,dopo tutti i preparativi
fatti(pianificazione itinerari,prenotazioni,ecc. ecc) ci
siamo sentiti quasi in obbligo ad intraprendere comunque
questa gita.
La partenza non è stata incoraggiante in quanto poco dopo
mezz’ora di viaggio siamo incappati in un acquazzone da
….ricordi !
Ma questo è stato l’inizio e anche la fine del discorso ‘acqua’,con
una notevole dose di cu..ops di lato B siamo riusciti a
portare a termine questa avventura senza ulteriori docciate.
L’itinerario intrapreso e i luoghi visitati sono stati tutti
semplicemente stupendi.
Ne cito solo alcuni,Garfagnana,Pietra di Bismantova,castello
di Canossa,piuttosto che il borgo Tibetano di Votigno.
Non voglio dilungarmi sugli itinerari o sui luoghi,ma ci
tengo a fare questa piccola chiosa.
Quando si programma un uscita cerchiamo di garantire il
massimo per tutto ciò che riguarda il percorso,i luoghi da
visitare e la sistemazione logistica,ma quello che non si
può né programmare,né prevedere è ciò che nasce dalla
spontaneità di tutti Voi e che si tramuta in DIVERTIMENTO
allo stato puro.
Non mi dimenticherò mai di una bambina seduta nel seggiolone
intenta a mangiare Nutella e tanto meno di un fantomatico
Uomo Mascherato in tutu.
E come non citare anche una bionda maliarda,intenta in non
so quali strane intenzioni….o del ‘ragazzo’ in camicia da
notte azzurra con tanto di ‘pisello metrico’.
In ogni caso anche questa volta sono tornato a casa con dei
bei ricordi indelebili. L’unico che si è lamentato è stato
il mio colesterolo.
Un saluto e GRAZIE a tutti !
Roby & Ketty
Giuseppe e Mariarosa
Al
ritrovo eravamo tutti ottimisti nella tenuta del tempo e nel
contesto dei due giorni trascorsi, non possiamo lamentarci.
Con compagni d’avventura vecchi e nuovi abbiamo intrapreso a
girovagare tra colline che emanavano un fascino particolare,
i colori dell’approssimarsi dell’autunno, la pioggerellina
che” con vai e vieni” ci accompagnava.
La visita a Pontremoli con quei cestoni di funghi!!!!, che
voglia inerpicarsi nel bosco per cercarli, ma aimè il dovere
chiama.
Il viaggio prosegue, dopo 400 km eccoci al nostro
agriturismo, accolti con estrema gentilezza dai proprietari.
A noi tocca essere privilegiati, abbiamo camera singola
presso l’abitazione principale.
Prima della cena, visita di cortesia alla truppa, nella
sperduta quanto suggestiva dependance, dove aleggiava già
l’allegria che si sarebbe protratta nelle ore successive.
La cena è ricca di libagioni, ma è il seguito canoro e non,
a rinsaldare lo spirito d’allegria del gruppo.
La nonnina entrava e usciva dal suo regno ( la cucina ) e
con fare delicato invitava i presenti, data l’ora, a
togliere il disturbo”aveva sonno solo Lei “.
Il giorno successivo non volevamo proprio mettere in moto le
belve, la partenza s’è rilevata alquanto lenta, ma infine
scorrazziamo per le dolci colline del Reggiano, visita
all’imponente Pietra di Bismantova, con le sue pareti
verticali, una sosta al suggestivo villaggio tibetano e
infine tutti a pentirsi a Canossa dove noi con Marco e
Antonella ci separiamo dal gruppo per raggiungere la bella
Reggio Emilia, per effettuare una visita
culturalgastronomica.
Dopo 760 km circa “siamo a casa dolce casa”.
Conclusione, una due giorni in compagnia SADV come sempre è
“ allegria e divertimento assicurato”
Alla prossima.
Giuse & Rosy
Giamba e Silvia
Che dire
delle previsioni del tempo quando in programma c'e' un week
end
con Sadv: il meteo non esiste e il divertimento e'
garantito.
La gita sugli Appennini si e' dimostrata ancora una volta
una splendida
occasione per unire una passione turistica ad una compagnia
sincera e
spensierata, stare a contatto della natura ed aggiungere un
pizzico di cultura.
Grazie Sadv
Giamba e Silvia
Jek e Giuly
Sebbene
questo week-end non sia iniziato sotto i migliori auspici
(grazie a Giove pluvio!!!) nulla ha potuto fermare l’ormai
noto entusiasmo degli “scooter-adventurieri”.
Il pensiero di assaporare la famosa cucina della signora ...
proprietaria dell’Agriturismo Belvedere di Pavullo (che Dio
la benedica e preservi almeno fino al prossimo giro...) ci
ha aiutato ad affrontare le avversità atmosferiche lungo
l’itinerario appenninico.
Qualche raggio di sole ci ha fatto comunque apprezzare i
colori autunnali che ci accompagnavano attraverso fitti
boschi e dolci colline.
La cena è stata una gradita conferma per chi conosceva già
il locale ed una piacevole esperienza per i nuovi arrivati.
Anche l’intrattenimento musicale della “Natale & Friends”
(compresa l’incursione di uno pseudo M. Jackson in tutù) è
stato divertentissimo.
La domenica mattina abbiamo ripreso la via del ritorno,
visitando la casa del Tibet, luogo di meditazione e
preghiera, che forse mal si addice al nostro modo di stare
insieme: un po’ troppo esuberante per i tibetani.
Qui abbiamo lasciato il gruppo con un affettuoso arrivederci
alla prossima “adventure”.