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Domenica 21 Ottobre 2007

     
 

 

 

 

Si prospetta una mattinata fredda quando accendendo il mio nuovo SpiderMax, il computer mi segna ICE temperatura al di sotto dei 4°c. Faccio finta di niente e non lo dico a Laura è troppa la voglia di provare il nuovo mezzo (ehehehehe).

Ritrovo come sempre a Busto Arsizio al distributore, ad attenderci la Rossa con il suo fido Paolo, Walter&Nadia che si sono già sciroppati 40km per raggiungergi.

Partenza con le zavorrine che lamentano il freddo, ed allora subito pausa caffè in autogrill, veniamo informati dagli altri che Ivan&Fede ci raggiungeranno più tardi per problemi familiari.

Ripartiti alla volta del Lago Maggiore facciamo una tirata sino a Verbania dove, dopo aver parcheggiato i mezzi all'Imbarcadero, ci ristoriamo con un aperitivo e tutti una corsa al bagno. Finalmente arrivano anche Ivan&Fede, e dopo la consegna da parte mia a tutti di un presente (leggasi foulard) con dedica per SADV da Parigi, riprendiamo la strada alla ricerca di un posto
per mangiare… lungo la strada di posti ce ne sono ma ad un tratto, dopo una curva, un cartello ci attira e fermatici per decidere (in curva) proviamo a chiedere se ci fanno ancora mangiare.

Subito appena arrivati ci si prospetta, per il momento, la non bella idea di mangiare all'aperto e trovato un tavolo al sole per la gioia delle donne ci sediamo. Diciamo che, con il senno di poi, l'idea non è male ci riscaldiamo con il sole ancora caldo, e forse il vino?? Mah!!!!

Ci facciamo riconoscere dalla caciara che facciamo e dopo aver ordinato e cambiato ordinazione almeno tre volte, una dolce e anziana signora con ai piedi le crocs gialle ci porta da mangiare. Qualcuna prima del dolce sparisce perché visto il delizioso posticino, spero che qualcuno abbia tenuto il biglietto da visita, si allontana da noi per rifarsi il book fotografico.

Dolce, caffè, ammazza caffè, e di nuovo in sella, verso S.Agata frazioncina sopra la ridente Cannobio.

Anche se giocando quasi in casa, viste le mie trascorse estati a S.Agata, rimango dietro perché oltre a non avere ancora il manico per il mezzo nuovo rallento ogni tanto per rimembrare le zone della mia gioventù (sono passati ormai 30anni dall'ultima volta che ero stato qui).

Foto di rito con lo sfondo del Lago da una piazza-balcone da cui si osserva la bellezza del Verbano dall'alto, con una capatina con lo sguardo alla vicina Svizzera.

Unico bar aperto e ci fiondiamo dentro per scaldarci un po', subito svegliamo i pochi e assonnati avventori, tra uno sguardo divertito/meravigliato degli indigeni del posto, anche qui dopo tre cambi di ordinazione e su suggerimento mio ci prendiamo un bel Punch caldo, gusti vari mandarino-arancio e qualche coraggiosa al rhum.

Con la felicità negli occhi degli abitanti perché stiamo ripartendo e così possono tornare a dormire, ripartiamo.

Sulla strada del ritorno ci fermiamo ad Arona per i saluti e per le lamentele di qualche Zav (Laura) che sta letteralmente morendo ghiacciata, si riprende la strada di casa, con la contentezza di aver passato un'altra giornata tra amici, e con il pensiero alla prossima gita last-minute, con
nelle orecchie solo le parole delle zavorrine:
"SE NE PARLA AD APRILE, TROPPO FREDDO!!!!"

 

Andrea alias Bigbalù
 

 

 

 

 

Le fotografie